“Ora basta! Serve una cassa malati unica e pubblica, con premi calcolati in base al reddito!” È con questo slogan che oggi, mercoledì, alcune centinaia di persone si sono riunite in Piazza Nosetto a Bellinzona per un presidio organizzato dalla sinistra e dai sindacati contro l’aumento dei premi.
“Diverse persone sono scese in piazza e siamo soddisfatti. È chiaro che se fossimo stati di più, il segnale sarebbe stato più forte” afferma Laura Riget, co-presidente del PS ticinese, ai microfoni RSI. “Penso però che molte persone si siano in un certo senso arrese: anno dopo anno i premi aumentano e non credono più che un cambiamento sia possibile. E questo è molto pericoloso”.
Alcune centinaia di persone in Piazza Nosetto a Bellinzona
Una protesta promossa dopo che la scorsa settimana le autorità hanno comunicato l’ennesimo incremento dei premi, con un +10,5% per il Ticino (a fronte del +6% a livello nazionale). E anche in seguito all’annuncio dei tagli ai sussidi di cassa malati previsti dal preventivo 2025. “La pressione finanziaria sulla popolazione ticinese sta diventando insostenibile” sottolineano gli organizzatori.
I presenti chiedono interventi concreti per alleviare la pressione finanziaria su famiglia e individui singoli
Per sinistra e sindacati la manifestazione è ora un’occasione per chiedere interventi concreti e immediati: al Gran Consiglio ticinese viene chiesto di rinunciare ai 10 milioni di tagli ai sussidi proposti dal Governo nel preventivo 2025; al Parlamento federale si chiede di introdurre un tetto massimo per i premi e di bloccare l’aumento delle franchigie minime; i partiti federali vengono spronati a lanciare un’iniziativa popolare per l’istituzione di una cassa malati unica e pubblica, con premi proporzionali al reddito.
Aumento dei premi in Ticino, la reazione di De Rosa
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In piazza a Bellinzona contro l'aumento dei premi di cassa malati
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