“È stato un shock, anche perché anch’io l’ho incontrato due volte. La prima due anni fa, però lui non era com’è adesso. Poi ancora l’anno scorso… ma non era solo un mio cliente, andava quasi con tutte”. Irina (nome di fantasia) ha 40 anni, è rumena, lavora da circa dieci anni al Motel X di Castione e quanto successo a una sua collega 21enne e connazionale – accoltellata a morte lo scorso weekend da un 27enne ticinese sui monti di Lodrino – l’ha comprensibilmente scossa parecchio.
Le sue parole, affidate ai microfoni di SEIDISERA, sottolineano il cambiamento avvenuto nell’uomo accusato dell’omicidio: “Prima era appunto più tranquillo, ma dall’anno scorso è cambiato completamente: scriveva continuamente alle ragazze del giro in Ticino, chiedendo di andare a casa sua, ma ultimamente nessuna ci voleva più andare”.
Anche Irina ha sempre lavorato molto a domicilio, ma ora ha deciso che non lo farà più: “La paura c’è, non posso negarlo…quando vai a casa di qualcuno non sai mai chi ti trovi davanti e dopo questo fatto la paura è aumentata, anche perché i clienti qui al locale si comportano in un modo, ma a casa possono cambiare”.
Lavorando a domicilio si guadagnano più soldi, ammette Irina, ma il rischio è troppo alto: “Qui al motel sei decisamente più protetta, a casa dei clienti nessuno può proteggerti… e penso che come me saranno in tante a non recarsi più a domicilio dopo quello che è successo”.
Appuntamenti al buio
Il Quotidiano 28.01.2025, 19:00