“Non si può pretendere che sarà sempre Lugano a pagare per l’inefficienza degli altri”. Il sindaco di Lugano Michele Foletti non ha risparmiato le stoccate, giovedì, nell’ambito della presentazione del Preventivo 2024 della Città.
Stoccate che riguardavano la perequazione finanziaria e i costi perequativi. L’esempio fatto è quello delle case anziani e dello Spitex: Lugano paga 60 milioni di franchi, ma ne riceve 30. “Quello che non trovo logico - ha spiegato Foletti ai microfoni della RSI - è che noi abbiamo il costo per gli anziani più basso di tutto il cantone e ci sono altre strutture che costano tre volte tanto. Bisogna quindi cercare di rendere più efficienti le spese di queste strutture”.
Lugano non farà mancare la sua solidarietà, ma non ci sta più “a regalare” - è questo il termine usato - ad altri il 43% delle imposte pagate dai luganesi.
Il moltiplicatore resta al 77%
Fatto sta che il Preventivo 2024 presenta un disavanzo di 8,9 milioni di franchi, il debito pubblico cresce a 50 milioni, i gettiti delle persone fisiche segnano un aumento di 3 milioni, arrivando a 198. Le aziende sono ferme a 60 milioni. E si prevedono investimenti per un’altra sessantina: dall’acquisto dello stabile RSI a Besso fino alle fermate degli autobus adeguate alle esigenze dei disabili.
Il moltiplicatore non sarà però toccato: resta fermo al 77%. “Siamo riusciti a lavorare bene sulle spese del personale, grazie a un’analisi seria e anche alla digitalizzazione di alcuni servizi e compiti”. Un mancato ritocco del moltiplicatore non è quindi una mossa politica in vista delle elezioni comunali del prossimo anno, assicura Foletti: “Quando si era discusso del referendum sul Polo sportivo, avevamo già detto che in ogni caso dal 2025 avremmo aumentato il moltiplicatore di 3 punti per finanziare il progetto. Non ci sembrava quindi corretto farlo ora, quando già sappiamo che lo faremo nel 2025”.