Ticino e Grigioni

“Sarei stato più prudente”

Il dottor Christian Garzoni, specialista in malattie infettive, critico sulle aperture decise da Berna per l'11 maggio - "Sarebbe stato meglio attendere almeno una o due settimane in più"

  • 29 aprile 2020, 23:19
  • 22 novembre, 19:27
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Il parere del dottor Garzoni

Telegiornale 29.04.2020, 22:00

  • Ti-press
Di: TG/PSo 

L'allentamento delle misure contro il coronavirus, decise mercoledì dal Consiglio federale hanno sorpreso un po’ tutti. Infatti, almeno in Ticino, in pochi si aspettavano il notevole passo avanti previsto per l’11 maggio, con bar e ristoranti aperti, benché con il rispetto di precise norme igieniche.

Le decisioni di Berna hanno sorpreso anche il dottor Christian Garzoni, specialista in malattie infettive della clinica luganese Moncucco.

“Dopo la fase di chiusura estrema che abbiamo vissuto, è giusto che ci sia un ritorno alla normalità con le dovute distanze e precauzioni. Tuttavia, questo porterà inevitabilmente ad un aumento dei casi e non siamo in grado di dire in che modo questo si manifesterà”, ha spiegato Garzoni al Telegiornale della RSI.

“A mio parere - ha aggiunto il medico - le decisioni prese per l'11 maggio sono un po' affrettate, sarebbe stato meglio attendere almeno una o due settimane in più. In questo modo avremmo potuto valutare con più certezza gli effetti delle misure di protezione messe in campo”.

Secondo Garzoni, il Consiglio federale ha deciso di sostenere i bisogni dei cittadini di tornare ad interagire con i propri cari e parallelamente di dare loro molta fiducia, confidando nel fatto che la popolazione rispetterà quanto imparato nelle ultime settimane.

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Il commento di Reto Ceschi

Telegiornale 29.04.2020, 22:00

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