“La situazione è piuttosto drammatica. Non solo per i musicisti ma anche per tutti gli addetti ai lavori dietro le quinte che sono tantissimi in Svizzera”. Lo riferisce il musicista e produttore Leo Leoni, che da marzo dello scorso anno si è visto annullare tutte le date dei concerti in programma con i Gotthard e i Coreleoni.
Il settore culturale, fermo da quasi un anno, ha ribadito lunedì al consigliere federale Alain Berset la necessità di poter avere delle prospettive concordate con le autorità. Ma una graduale riapertura dipende dall'evoluzione della pandemia e da quanto saranno efficaci i vaccini.
“Bisogna cominciare a capire quando si pensa si possa riaprire e soprattutto chi potrà riaprire. Il settore culturale è estremamente variegato e quindi probabilmente le condizioni saranno diverse a seconda del tipo di strutture e del tipo di manifestazione”, afferma Cristina Galbiati, del segretariato per la Svizzera italiana di t. professionisti dello spettacolo svizzera.
Cultura, mondo in sofferenza
Telegiornale 26.01.2021, 21:00