Ticino e Grigioni

A Bellinzona s’ingrossa la protesta: “Basta tagli!”

In Piazza Governo è andata in scena la manifestazione contro le misure contenute nel Preventivo 2024 - “Siamo quasi 6’000”, dicono gli organizzatori

  • 22 novembre 2023, 16:59
  • 22 novembre 2023, 21:53

La manifestazione contro i tagli

RSI Ticino e Grigioni 22.11.2023, 18:15

  • RSI
Di: RSI Info

È iniziata con una fase di avvicinamento alla protesta vera e propria la grande manifestazione indetta per oggi, mercoledì 22 novembre, a Bellinzona. A protestare sono i dipendenti del settore pubblico e parapubblico ticinese. Ma le misure proposte nel Preventivo 2024 dal Consiglio di Stato hanno fatto accorrere nella capitale anche i cittadini comuni.

Tutti contro le misure di risparmio, tra cui le due forse più indigeste, il contributo di solidarietà fino al 2% sullo stipendio oltre la quota salariale di 60’000 franchi e la mancata concessione del rincaro. I sindacati OCST, VPOD e SIT hanno dato appuntamento alle 17.00 in Piazza Governo, ma una parte dei manifestanti - diverse centinaia, ma gli organizzatori parlano di 2’000 - ha iniziato poco fa a scaldare i motori partecipando al corteo indetto da MPS ed ErreDiPi, la Rete per la Difesa delle Pensioni, su viale Stazione verso Piazza Collegiata.

Il corteo, accompagnato da musiche e slogan, è aperto da un furgone che esibisce lo striscione “Non siamo mica polli”. “Pensioni+tagli! Fine del servizio pubblico”, si legge su un altro striscione. “Contro i tagli dello Stato rafforziamo il sindacato”, è l’urlo che si leva dai partecipanti. “Questi tagli non vanno bene! Sono brutali! Siamo un gruppo di gente che non molla l’osso. L’osso dei tagli non va mollato”, dice alla folla Enrico Quaresmini, il presidente di ErreDiPi. Tra le persone che sfilano verso Piazza Governo ci sono dipendenti dell’amministrazione, ma anche docenti e personale sanitario e socio-sanitario.

Alle 17.25 il corteo arriva in Piazza Governo, dove è accolto da un grande applauso. “Siamo più di 4’000 persone (successivamente la cifra verrà aumentata a quasi 6’000, ndr). Non ci stiamo, stringiamoci”, dice un sindacalista della VPOD, invitando la gente a piazzarsi davanti al palco dove verranno pronunciati i discorsi. “Siamo in tantissimi a protestare contro le politiche di uno Stato ottuso. Vergogna governo!”.

In piazza contro i tagli

Il Quotidiano 22.11.2023, 19:00

I discorsi in Piazza: “Il sociale non è una spesa”

Il presidente dell’Unione sindacale Renato Minoli introduce i discorsi ufficiali: “A chi non ne ha si chiede di pagare di più, è una vergogna”. Prende la parola Giancarlo Cavalli, operatore del settore sociale, che racconta la storia distopica di Luca relegato in futuro ai margini della società a causa della mancanza di risorse: “Non mettere i soldi dove serve significa assumere costi nel tempo. Il sociale non è una spesa, ma un investimento. Questo dico ai vari Morisoli! La strada dei tagli è sbarrata da noi che ci metteremo sempre in mezzo”. “No, ai tagli”, grida la folla. Tocca a Claudia Prati, operatrice dei Servizi di cura a domicilio: “Siamo tra incudine e martello. Chi ne paga le conseguenze è il personale assunto a ore nelle strutture SACD. Il sistema è esploso o imploso, ma c’erano segnali chiari di una struttura che stava scricchiolando”.

Anche il comparto sanitario prende la parola con Stefano Padovese, infermiere dell’EOC: “Usciamo da una pandemia dove eravamo eroi, e ora siamo vittime sacrificali che subiscono i tagli. Ma gli eroi mangiano, hanno famiglia e hanno diritto a una vita dignitosa come tutti. Non facciamo profitto e siamo un servizio necessario”. Ma la lista degli scontenti è lunga e altri prenderanno ancora la parola.

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