Ticino e Grigioni

Misure di risparmio, protesta dei docenti: “Niente gite”

Il collegio delle scuole medie di Bellinzona 2 annuncia la sospensione delle attività extra-lavorative se passassero i sacrifici chiesti dal preventivo ai dipendenti statali

  • 16 novembre 2023, 18:07
  • 16 novembre 2023, 20:28

Scuole medie Bellinzona 2, risparmiare sulle gite

Il Quotidiano 16.11.2023, 19:00

  • Tipress
Di: QUOT/SDS/RSI Info

Stop a tutte le attività che esulano dagli obblighi contrattuali dei docenti: passeggiate scolastiche, settimane bianche e verdi e tutto il tempo extra messo a disposizione dagli insegnanti.

È lo scenario previsto alle scuole medie di Bellinzona 2 qualora le misure di risparmio messe a preventivo dal Consiglio di Stato dovessero entrare in vigore il prossimo anno. L’avvertimento è contenuto in una presa di posizione del collegio docenti firmata dalla presidente Denise Maranesi. La quale, alla RSI, spiega che “così le cose non vanno e non devono essere i dipendenti pubblici a risanare le casse statali”.

Il documento potrebbe fare, come si suole dire, scuola. La lettera, accettata dalla maggior parte dei docenti di Bellinzona 2, è giunta sulle scrivanie delle altre sedi scolastiche del cantone che ora dovranno decidere come comportarsi.

A pagare però sarebbero i ragazzi che a partire dal prossimo anno scolastico (l’attività extra 2023-24 è salva) potrebbero essere impossibilitati a svolgere, in primis ma non solo, le gite di classe. “È sicuramente una posizione chiara e decisa - dice ancora Maranesi -, ma lo è tanto quanto il contenuto del preventivo. Le misure proposte dal Consiglio di Stato sono inadeguate e svilenti per tutti i dipendenti pubblici”. Quanto al timore che possa apparire come una sorta di ricatto, la docente osserva: “Si parla tanto degli allievi e del lato umano della nostra professione, tuttavia ci chiediamo se il governo nel formulare la sua proposta abbia tenuto conto delle ripercussioni che questi provvedimenti potranno avere sulle vite dei dipendenti pubblici e dei loro familiari. Abbiamo quindi deciso di rispondere dando un segnale forte. Non chiediamo che i nostri stipendi vengano alzati, chiediamo la giusta retribuzione”.

La reazione del DECS è improntata a una comprensione, ma vigilata. ”Capisco le preoccupazioni dei docenti di non riuscire più a garantire una scuola di qualità di fronte a delle misure di risparmio che potrebbero ancora arrivare”, dice la direttrice Marina Carobbio Guscetti. “Dall’altra parte però confido che continueranno a impegnarsi per un buon insegnamento come hanno sempre fatto in tutti questi anni”.

La scuola si mobilita contro i tagli

SEIDISERA 16.11.2023, 18:12

  • TiPress

Correlati

Ti potrebbe interessare