A Castellinaria l’unione che vince sui fondamentalismi

Sono due film molto diversi tra loro, “La bicicletta di Bartali” e “Amal” i film premiati per i due concorsi della 37ma edizione di Castellinaria. Il film di animazione di Enrico Paolantonio, ispirato alla storia di Gino Bartali ma ambientato nella Gerusalemme di oggi, ha conquistato il Castello d’oro della Giuria Kids. Storia di due ragazzi, David (ebreo) ed Ibrahim (arabo) che condividono la passione per il ciclismo e la preparazione per una gara che non è solo una semplice corsa in bicicletta ma una sfida tra culture e popoli. La loro amicizia non tollerabile li vedrà espulsi dalle rispettive squadre ma uniti nel desiderio di dimostrare che la loro unione fa davvero la forza e la differenza. Su di loro aleggia un personaggio leggendario quale è stato Bartali, che mettendo a rischio la propria vita, riuscì a salvare oltre 800 ebrei procurando loro (nascondendoli nel tubo della sua bicicletta) i documenti falsificati.

È invece “Amal” (presentato in collaborazione con il Film Festival Diritti Umani Lugano) il terzo film di finzione del regista belga-arocchino Jawad Rhalib, a conquistare il riconoscimento principale assegnato dalla Giuria Young, il Premio Tre Castelli. Lubna Azabal interpreta il ruolo di Amal, un’insegnante di francese non convenzionale, coraggiosa, appassionata e musulmana. Oltre ad incoraggiare i suoi studenti a coltivare l’amore per la lettura e la libertà di espressione, prende le difese di Mounia, un’adolescente di origine marocchina, bullizzata e maltrattata da alcuni compagni di scuola perché lesbica. Una scelta che la metterà in pessima luce nei confronti dei fondamentalisti, poiché i suoi metodi e le sue idee portano cambiamenti nella vita dei ragazzi e della loro cerchia familiare.

“Il parere del direttore è quasi sempre lo stesso - dice Giancarlo Zappoli, direttore artistico - questi film erano tutti un po’ miei figli. Quest’anno oltretutto, abbiamo selezionato ben 7 film nel concorso Kids e 9 per il concorso Young. Cerco sempre di scegliere opere che piacciono non soltanto a me, ma soprattutto che abbiano qualcosa da dire al pubblico”.

Umberto Orsini e Neri Marcorè le stelle di questa edizione. “Ai protagonisti piace Castellinaria perché si ritrovano di fronte a un pubblico diverso da quello a cui sono abituati - continua Zappoli - e poi noi, oltre a scegliere i film, abbiamo il rispetto nei confronti di chi li fa: se vengono a Castellinaria possono verificare che il livello tecnico è alto e il loro film è valorizzato. Poi capitano momenti come lo scorso venerdì mattina, alla proiezione scolastica del film di Marcorè “Zamora”: 170 presenze di ragazzi delle superiori, con tre quarti d’ora di domande e risposte con lui, disponibilissimo, ma anche i ragazzi straordinariamente interessati”.