Ticino e Grigioni

A processo per aver spalancato le porte al Covid

Tre dipendenti, con ruoli dirigenziali, mercoledì in aula con l'accusa di aver violato diverse direttive favorendo così il dilagare letale del virus nella Casa anziani di Sementina

  • 23 novembre 2022, 06:40
  • 20 novembre, 14:24
01:39

RG 7.00 del 23.11.22: il servizio di Francesca Calcagno

RSI Info 23.11.2022, 08:25

  • Tipress
Di: Spi/Notiziario 05.00 

Sarà l’aula del Tribunale penale federale di Bellinzona ad ospitare mercoledì mattina la prima giornata del processo per i decessi da Covid alla Casa anziani di Sementina. Troppo piccola la Pretura penale per contenere l’interesse pubblico suscitato dal caso dei 22 anziani morti in poco meno di un mese, tra marzo e aprile 2020, nella struttura sopracenerina. Tre imputati, tutti dipendenti con ruoli dirigenziali, di cui una non lavora però più nella struttura, sono accusati di aver violato le direttive stringenti che le autorità cantonali e federali avevano emesso per contenere il virus nel periodo più acuto dell’emergenza. Ignorando regole e norme Covid, avrebbero spalancato la porta al contagio.

L’accusa, contenuta in tre distinti decreti penali, è di ripetuta contravvenzione alla Legge federale sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell’essere umano. La posizione dei tre rischiava di essere più pesante, almeno dal profilo della pena, visto che è stato lasciato cadere l’omicidio colposo contemplato all’inizio.

I titolari dell’inchiesta, la procuratrice pubblica Pamela Pedretti e il procuratore generale Andrea Pagani, avevano emanato un decreto d'accusa proponendo multe comprese tra i 4'000 e gli 8'000 franchi, a seconda delle responsabilità. Gli imputati, difesi dagli avvocati Edy Salmina, Luigi Mattei e Mario Postizzi, si sono tuttavia opposti, da qui il processo penale.

A sostegno della tesi accusatoria ci sono due rapporti dell’Ufficio del medico cantonale che hanno riscontrato diverse manchevolezze nella gestione del personale, degli ospiti e delle attività in comune. In particolare anche dopo la positività, il 18 marzo, dei primi collaboratori e ospiti, nella struttura di Sementina (di proprietà della Città di Bellinzona) per una settimana tra le 19 e le 30 persone hanno proseguito a pranzare insieme nella sala comune, e fino al 17 aprile tra le 5 e le 15 persone lo hanno fatto nelle salette comuni ai piani. Si è trattato, per l’accusa, di una palese violazione di quello che era l’ordine generale di evitare i contatti tra gli anziani.

Tra le violazioni contestate agli imputati vi è anche il fatto che quattro ospiti, deceduti nel periodo incriminato, non siano stati testati. Lo stesso tracciamento dei contatti sarebbe stato approssimativo e un’infermiera sarebbe stata impiegata nonostante la sua positività. I lavori di tinteggio non urgenti eseguiti da tre operai comunali, che non avrebbero dovuto avere accesso agli spazi interni della struttura, completano le accuse che il dibattimento previsto fino a venerdì cercherà di appurare. Nella Casa anziani di Sementina si ammalarono di Covid in 39 su un’ottantina di ospiti, 22 morirono.

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