Il progetto A2-A13 presentato alla Confederazione più di due anni fa subisce una battuta d’arresto. Berna ha bocciato diversi elementi del collegamento stradale che dovrebbe migliorare le condizioni della mobilità e della sicurezza sul Piano di Magadino. Un’opera di 1,5 miliardi di franchi presentata come avveniristica e adatta per conciliare le esigenze di mobilità con quelle ambientali.
“L’Ufficio federale dell’ambiente ci ha comunicato che l’attraversamento della zona palustre delle bolle di Magadino non è conforme alla legislazione sulla protezione delle zone palustri”, spiega ai microfoni della RSI Marco Fioroni, capo della sede dell’Ufficio federale delle strade (USTRA) di Bellinzona.
A Quartino non si può quindi interrare circa mezzo chilometro di strada. Problema analogo tra Cadenazzo e Camorino. Criticità alle quali l’USTRA, il canton Ticino e i comuni interessati dovranno trovare soluzioni alternative.
“Tra i diversi scenari c’è anche quello di prolungare la galleria da Quartino direttamente fino allo svincolo di Camorino”, spiega Fioroni.
Approfondimenti che richiedono tempo e ore di progettazione che rendono impossibile immaginare un inizio dei lavori prima del 2025 e un’entrata in servizio prima del 2040.
Una ventina d’anni durante i quali occorrerà in ogni caso gestire i grossi problemi di traffico sul piano di Magadino. E anche se il sistema di semafori è stato bocciato in votazione popolare nel maggio del 2019, non è escluso che questa opzione ritorni sul tavolo.
A2-A13, spuntano nuovi ostacoli
Il Quotidiano 01.07.2021, 21:30