Ticino e Grigioni

AITI contro la No Billag

L'associazione degli industriali ticinesi la considera troppo radicale, ma il servizio pubblico va ripensato

  • 10 gennaio 2018, 19:19
  • 23 novembre, 02:58
Stefano Modenini, direttore dell’Associazione industrie ticinesi (AITI)

Stefano Modenini, direttore dell’Associazione industrie ticinesi (AITI)

  • Ti-Press

L'Associazione industrie ticinesi, invita a respingere l'iniziativa NO Billag in votazione il 4 di marzo. Lo comunica la stessa AITI mercoledì in una nota per la stampa, in cui evidenzia come il servizio pubblico, non esente dalle critiche degli industriali, svolge un ruolo importante sul piano democratico e contribuisce alla stabilità politica.

Inoltre, ha un’importanza davvero rilevante nell’ottica dell'attrattività della Svizzera. Accettando l'iniziativa , sottolinea l'associazione diretta da Stefano Modenini, si decreterebbe invece la scomparsa o il forte ridimensionamento di numerose emittenti radio e tv, nuocendo così alla qualità del dibattito democratico. Gli industriali sono dell'avviso che sia auspicabile "la revisione dell'ordinanza sulla radiotelevisione attualmente in vigore nel senso di abolire l’obbligo di pagamento del canone per le imprese".

Rimarcano tuttavia nel loro scritto che si tratta di un'iniziativa troppo radicale e perciò va bocciata. L'AITI ricorda pure che l'eventuale "accettazione dell'iniziativa colpirebbe in particolar modo la Svizzera italiana.

EnCa

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