"Non ci risulta di aver mai infranto alcuna legge sulla concorrenza", ha commentato ai microfoni della RSI Oliviero Milani, responsabile di AMAG Ticino.
Secondo la Commissione della concorrenza (COMCO), l'azienda e altri rivenditori del gruppo Volkswagen, tra il 2012 e il 2014, avrebbero costituito un cartello limitando la concorrenza, concordando le loro offerte nei confronti del canton Ticino e dei comuni ticinesi.
Durante le indagini, la COMCO è passata anche da Lugano: "Noi ci siamo dimostrati molto aperti e disponibili in quanto riteniamo giusto che ci siano questi controlli – ha spiegato Milani – il sospetto che ci hanno sottoposto va chiarito".
Al momento non è noto il numero di veicoli coinvolti ed è sotto verifica anche la posizione di altri rivenditori. Inoltre, potrebbero emergere ulteriori casi, che si aggiungerebbero a quelli già sotto la lente della COMCO.Sul foglio federale di martedì la Commissione della concorrenza ha chiesto a persone o associazioni professionali che si ritengono colpite da questo possibile accordo orizzontale di annunciarsi nei prossimi 30 giorni.
Ai microfoni RSI, tramite il suo presidente Roberto Bonfanti , la sezione Ticino dell'Unione professionale dell'automobile si dice dispiaciuta del caso, anche perché AMAG è un associato di peso. Al momento l'associazione di categoria non sa spiegarsi cosa possa essere successo e per questo preferisce non commentare il caso.
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