La procuratrice Chiara Borelli ha chiuso l’inchiesta sul delitto di Monte Carasso, compiuto il 19 luglio 2016 e scoperto soltanto lo scorso anno, grazie alla confessione dell’autore materiale. In maggio l’uomo si costituì, spiegando di avere inscenato il suicidio della ex moglie, morta dissanguata.
Alle Assise Criminali il 49enne ticinese dovrà rispondere del reato di assassinio. Reato a cui si aggiunge, per la vendita di alcuni fucili, quello di infrazione alla legge federale sulle armi e sulle munizioni.
In aula comparirà pure l’attuale consorte. Secondo gli inquirenti sarebbe stata proprio la donna a istigare il marito a commettere il delitto, per ragioni di tipo economico. Anche la 39enne russa (che nega con fermezza ogni addebito) dovrà rispondere di assassinio. L’altra accusa a suo carico è la denuncia mendace, per le dichiarazioni rese contro di lui.
Per entrambi Borelli chiederà ovviamente una pena superiore ai cinque anni di carcere. Da notare che a favore del 49enne la perizia psichiatrica ha ravvisato una lieve scemata imputabilità.
Coppia accusata di assassinio
Il Quotidiano 14.01.2019, 20:00