La procura ha rinviato a giudizio l’automobilista che il 10 novembre 2017, all’altezza di Sigirino, sulla A2 causò la morte di un 36enne italiano. Omicidio intenzionale (e solo in via subordinata, omicidio colposo) l'accusa principale di cui dovrà rispondere alle Assise Criminali.
Mai, in Ticino, un conducente è stato condannato per questo reato. Se la Corte confermasse l’ipotesi del procuratore Nicola Respini, si tratterebbe di una prima. L’imputato rischia grosso. Per lui il magistrato chiederà infatti una pena superiore ai cinque anni di carcere.
Erano le 17 quando, ubriaco fradicio, speronò lo scooterista. Fu il tragico epilogo di una folle scorribanda consumatasi in mezz’ora, con sorpassi sulla destra e atteggiamenti provocatori.
Diversi gli elementi aggravanti. Il 38enne italiano (residente nel Bellinzonese) aveva un tasso medio del 2,18 per mille, e viaggiava a circa 150 chilometri orari. L’impatto avvenne inoltre sulla corsia di destra, che aveva appena sfruttato per compiere dei sorpassi.
A suo favore la perizia psichiatrica ha ravvisato, per contro, una scemata imputabilità da lieve a media, dovuta alla patologia di cui soffre e all’effetto dell’alcol. L’uomo è tuttora ricoverato in una struttura terapeutica.
Francesco Lepori
Incidente di Sigirino, si va a processo
Il Quotidiano 16.02.2020, 20:00