Far pressione sulla Commissione tripartita per modificare i contratti normali di lavoro (CNL), prevedendo uno stipendio minimo di 21,50 franchi l’ora e per promuovere i contratti collettivi (CCL); aggiornare la scala stipendi del cantone per cancellare i salari di entrata inferiori ai 44'891 franchi annui. Sono le richieste contenute in una mozione inoltrata oggi, venerdì, al Consiglio di Stato ticinese dal gruppo socialista.
Richieste che si basano sulla sentenza del Tribunale federale (TF), che ha respinto il ricorso inoltrato contro l’introduzione di un salario minimo di 20 franchi all’ora nel canton Neuchâtel.
L’alta corte, ricordano i deputati, ha affermato che una busta paga dignitosa, per evitare di ricorrere all’assistenza sociale, deve essere di almeno 3'480 franchi al mese (41'759 annui), pari a 20 franchi l’ora. Un importo che va tuttavia corretto, argomenta il TF, tra i 20 e 21 franchi per permettere ai lavoratori di far fronte alle spese aggiuntive.
I CNL attualmente in vigore in Ticino sono tutti al di sotto di queste cifre.
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