La galleria ferroviaria più lunga del mondo, il San Gottardo, torna alla normalità dal prossimo 2 settembre: un treno ogni mezz’ora tra Lugano e Zurigo e spostamenti di durata inferiore alle due ore. Quella normalità che il deragliamento di un treno merci il 10 agosto 2023 ha interrotto per un anno, prima con la chiusura totale e poi con il ripristino di una sola canna e l’inevitabile riduzione delle corse.
Ad annunciarlo sono state oggi le Ferrovie federali svizzere. Alla stessa scadenza torneranno a circolare anche i treni internazionali come il Milano-Francoforte o gli Eurocity per Bologna e Genova. La riapertura completa farà sentire i suoi effetti benefici in Europa.
Attualmente è in corso una fase di prova, con il passaggio di treni vuoti allo scopo testare gli impianti e in particolare il tratto di binari e traversine che sono stati completamene sostituiti. Nella seconda metà di agosto, i treni diretti a nord riprenderanno a circolare nella canna ovest. Prima della rimessa in servizio, l’Ufficio federale dei trasporti dovrà certificare i lavori eseguiti e gli attestati di sicurezza.
Riapertura del Gottardo, l'impegno delle FFS
SEIDISERA 27.06.2024, 18:27
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Nuove misure di sicurezza
Le FFS stimano che l’incidente del 10 agosto 2023 abbia causato loro un danno di circa 150 milioni di franchi, compresi i mancati introiti per la sospensione della linea. Il danno sarà quasi completamente coperto dalle assicurazioni, ma per evitare che si ripeta sono state elaborate varie soluzioni. La prima sarà la temporanea riduzione a 160 km/h della velocità massima in prossimità dei portali di cambio di binario. Oggi i treni possono viaggiare ad un massimo di 230 km/h in tutto il tunnel. La riduzione non farà allungare i tempi di percorrenza per i passeggeri, ma ridurrà le “riserve” nel piano orario, utili ad esempio per recuperare ritardi.
In prospettiva, le ferrovie salutano l’appello lanciato dall’Ufficio federale dei trasporti a tutte le compagnie ferroviarie europee affinché controllino ed eventualmente sostituiscano i carri merci che usano ruote simili a quella che verosimilmente ha provocato il deragliamento dell’anno scorso (il rapporto finale dell’inchiesta deve essere ancora pubblicato, ma quello intermedio ha già stabilito che la causa dell’incidente è stata la rottura del disco di una ruota).
A13: non servono altri treni
Dopo avere aumentato di 11’000 posti l’offerta nel week-end sulla tratta del San Gottardo, le FFS non ritengono necessario per ora incrementare ulteriormente le capacità per i viaggiatori. Stesso discorso per il traffico merci. L’azienda ricorda che nell’orario online è possibile consultare la previsione dell’occupazione dei singoli treni e prenotare i posti a sedere.
La situazione viene però tenuta d’occhio e in caso di bisogno le ferrovie potrebbero ritornare sulla decisione.
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Telegiornale 25.06.2024, 20:00