Lo studio di un architetto italiano con sede in pieno centro a Lugano, iscritto al registro di commercio dalla primavera del 2015, impiega professionisti reclutati in Italia in cambio di una paga irrisoria: 1'100 franchi al mese per il primo anno, ovvero 6 franchi all'ora, a titolo di stage, e 2'500 a partire dal secondo. Il nuovo caso di dumping salariale, portato alla luce documenti alla mano dal sindacalista dell'OCST Giorgio Fonio, è oggetto di un articolo sul Giornale del Popolo di oggi, giovedì.
Nel settore sono ancora in corso le trattative per l'introduzione di un contratto collettivo, che però non sono ancora andate a buon fine dopo tre anni di lavoro. Come racconta lo stesso Fonio, sono due i punti contestati: le 45 ore di lavoro settimanali e la differenza nella retribuzione di un neo laureato fra ingegneri e architetti: 60-62'000 franchi per i primi, 50-55'000 per i secondi.
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