Ticino e Grigioni

Argo 1, il silenzio dei partiti

I presidenti di PLR, PPD e PS non rilasciano dichiarazioni sul rapporto presentato martedì

  • 13 giugno 2017, 20:00
  • Ieri, 05:21
Anche il Consiglio di Stato non si esprime

Anche il Consiglio di Stato non si esprime

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I partiti di Governo non vogliono esprimersi sul primo rapporto presentato oggi, martedì, concernente il mandato milionario assegnato all’agenzia di sicurezza Argo 1, in violazione della legge cantonale sulle commesse pubbliche. Contattati dalla RSI, i presidenti di PLR, PPD e PS hanno risposto di non ritenere, per il momento, necessario aggiungere altro rispetto a quanto comunicato in giornata a Bellinzona dai rappresentanti della Commissione della gestione.

Solo il coordinatore della Lega dei Ticinesi, Attilio Bignasca, ha dichiarato di credere che Beltraminelli non fosse stato informato perché, citiamo, "so di funzionari che hanno mentito al loro consigliere di Stato e sono ancora al loro posto".

Anche il presidente del Consiglio di Stato, Manuele Bertoli, e il ministro della sanità e dalla socialità Paolo Beltraminelli non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.

Farinelli: "Qualcuno non ha detto la verità"

Dal rapporto è emerso che, contrariamente a quanto detto sino ad ora, all'interno del Dipartimento della sanità e della socialità, titolare del dossier, qualcuno si era accorto che le procedure non erano state rispettate. In particolare il capoufficio dell'USSI, Renato Scheurer, ha dichiarato alla sottocommissione che a partire dal 2015 si è discusso più volte del fatto che al mandato mancava la risoluzione governativa. Una versione, quest'ultima, comprovata da altri atti e testimonianze. Invece, il capodivisione di allora, Claudio Blotti, davanti ai commissari ha dichiarato che non si erano mai accorti di nulla.

Due versioni decisamente contrastanti, secondo Alex Farinelli, coordinatore della sottocommissione parlamentare di vigilanza che ha presentato dopo un mese e sei audizioni il rapporto sugli approfondimenti relativi al mandato milionario affidato all'agenzia di sicurezza. "Se due persone sullo stesso fatto danno versioni diversi - ci spiega Farinelli - significa che qualcuno non sta raccontando esattamente la verità; andrà chiarito il perché".

CSI/ludoC

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