Il Consiglio di Stato, che si era costituito accusatore privato, non dovrebbe ricorrere contro il decreto di abbandono che si prospetta per due ex funzionari che hanno gestito il dossier Argo 1 per il Dipartimento della sanità e della socialità, Claudio Blotti e Renato Scheurer, e per i vertici dell'agenzia di sicurezza, Marco Sansonetti e Davide Grillo. "È difficile parlarne prima di aver visto le decisioni, ma non è che il cantone volesse a tutti i costi che in questa fattispecie ci fossero reati corruttivi", ha dichiarato ai nostri microfoni il presidente del Governo Claudio Zali. "Prendiamo atto serenamente delle conclusioni dell'inchiesta penale e se queste saranno convincenti, come non ho motivo di dubitare, non ci saranno ricorsi".
Salvo novità dell'ultimo minuto, uno dei capitoli più spinosi di questa vicenda si può quindi dire concluso. Resta comunque aperto un altro filone. Coinvolge direttamente il responsabile operativo di Argo 1 Marco Sansonetti, che è indagato per diversi reati legati al pagamento in nero di parte dei salari degli agenti di sicurezza attivi nell'azienda.
L'inchiesta sul caso del controverso mandato all'ex agenzia di sicurezza Argo 1 -una commessa da circa 3 milioni di franchi per la sorveglianza di centri per richiedenti l'asilo, assegnata illegalmente a una ditta appena costituita- era nelle mani del procuratore generale, prima John Noseda, ora Andrea Pagani. Il sospetto era che ci fossero stati corruzione e reati contro i doveri d'ufficio.
Lo scandalo ha avuto anche risvolti politici. Sta indagando anche una commissione parlamentare d'inchiesta.
Dalla TV
CSI-GR/Swing/pon