Lo stato di necessità, la mobilità ridotta e la paralisi di molti settori dell'economia stanno avendo un impatto sull'ambiente, a cominciare dalla qualità dell'aria. "Ci sono degli studi preliminari effettuati in Cina e in Lombardia che mostrano un calo soprattuto di biossido di azoto", spiega Luca Nisi di MeteoSvizzera. "Le concentrazioni diminuiscono di giorno in giorno, e statisticamente comincia ad essere significativo".
Una tendenza che si sta confermando in modo specifico anche in Ticino: "Abbiamo già notato una diminuzione, non ancora sostanziale, ma il trend è sicuramente positivo, per cui confermiamo i dati rilevati in Cina e Lombardia", spiega Giovanni Bernasconi, caposezione Aria acqua e suolo. "Ci prenderemo il nostro tempo per valutare i vari effetti, positivi o negativi, di questa situazione straordinaria a livello ambientale".
Dall'aria all'acqua. Anche in questo caso nelle ultime settimane qualcosa è cambiato: più attività domestica, meno attività industriale. Una delle variabili principali riguarda però il settore sanitario, e un maggior rilascio di sostanze microinquinanti nocive per l'ecosistema derivate dai medicinali. "Il problema che potrebbe sorgere è quello di avere i prodotti necessari per la depurazione che sono forniti dall'estero", prosegue Bernasconi. "Ma stiamo comunque fronteggiando la situazione cercando di fare delle riserve".
La situazione comunque è sotto controllo, e lo conferma anche Raffaele Domeniconi, responsabile della Svizzera italiana della Società di protezione delle acque: "Gli impianti di depurazione sono in funzione. I colleghi hanno elaborato dei piani pandemici, lavorando a turni, per fare in modo che tutte le acque possano essere sempre trattate. Direi che le acque non sono in pericolo".
L'impatto sul clima
Il Quotidiano 19.03.2020, 20:00