Le antenne di telefonia mobile andranno posate il più possibile fuori dalle zone residenziali e soprattutto non in vicinanza di luoghi sensibili come asili, scuole o parchi giochi. Il posizionamento sarà di base previsto in zone commerciali o industriali o comunque lavorative e, se proprio non sarà possibile, ci si avvicinerà a scaglioni verso le aree abitative.
La consultazione, avviata negli ultimi mesi con gli operatori di telefonia, e soprattutto con il numero uno elvetico, non ha insomma mutato la sostanza della proposta iniziale del Dipartimento del territorio e pubblicata nei giorni scorsi nel bollettino delle leggi.
Claudio Zali ha affermato che le trattative con gli operatori di telefonia sono state proficue, fermo restando che si è rimasti sulla base della proposta governativa, definita "equilibrata", poiché tiene conto degli interessi basilari dei cittadini, come pure quella delle compagnie che possono contare su tempi certi per le singole procedure. E Zali si augura tra l’altro che queste ultime si rivelino meno conflittuali rispetto al passato.
Red. MM/CSI/A.T./EnCa
Dal Quotidiano:
23.01.2015: Piano antenne
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CSI 18.00 del 23.01.2015 - Il servizio di Alberto Tettamanti
RSI Info 23.01.2015, 19:21
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