Prima la scoperta dell’arsenico, poi il rigetto del canton Uri e l’ipotesi ticinese, infine l’interpellanza di Greta Gysin, consigliera nazionale dei Verdi. “A me stupisce molto la velocità con cui è stata presa questa decisione: portare il materiale in Ticino - che non può essere buttato nel lago (dei Quattro cantoni, ndr) nel canton Uri - e usarlo come materiale per un parco”.
Così esordisce la parlamentare, commentando le decisioni che hanno fatto seguito alle rivelazioni dei media sulla presenza del metalloide nella roccia del San Gottardo, scoperto durante gli scavi del secondo tunnel autostradale. Per ora, come noto, l’ipotesi più accreditata è di trasportare il materiale contenente arsenico ad Airolo, destinato ai lavori di copertura per l’autostrada.
Attualmente, però, manca ancora un’analisi di impatto ambientale. “In questo breve lasso di tempo dubito che siano stati fatti veramente gli accertamenti necessari per garantire che non ci sia un danno per l’ambiente circostante, la falda freatica e le persone che frequenteranno il parco”, ha detto alla RSI la deputata ticinese.
“Mi aspetto che quest’analisi d’impatto ambientale venga fatta in maniera accurata”, ha continuato Gysin, “e che in seguito si prenda la decisione se effettivamente questo materiale può o meno essere depositato lì (ad Airolo, ndr)”.