Le rivelazioni

Secondo tunnel del San Gottardo: arsenico nella montagna

SRF rivela che nella roccia si trova questo inquinante naturale – Il materiale di scarto doveva essere scaricato nel lago nel Canton Uri ma resterà in Ticino

  • Oggi, 14:42
  • Un'ora fa
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Il portale sud del secondo tunnel

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Di: SRF-Rundschau/ludoC 

Il prossimo mese di febbraio le perforatrici “attraverseranno finalmente gli imponenti ammassi rocciosi”, scrive l’Ufficio federale delle strade (USTRA) a proposito della costruzione del secondo tunnel del San Gottardo. Quello che l’opinione pubblica, tuttavia, non sa ancora è che, nella montagna, è stata trovata roccia contenente arsenico durante la perforazione di un tunnel di accesso.

L’Ufficio federale è stato apparentemente sorpreso dalla scoperta. Il responsabile generale del progetto del secondo tunnel, Udo Oppliger, ha dichiarato alla trasmissione “Rundschau” della SRF che: “Secondo la relazione geologica, non avremmo dovuto trovare arsenico”. Il problema è che 3’000 tonnellate di questo materiale contaminato sono state scaricate nel Lago dei Quattro Cantoni in territorio di Uri nel 2023 come parte di un progetto di rinaturalizzazione da parte del Cantone. Quando sono stati resi noti i risultati delle analisi, questo materiale contaminato era quindi già stato scaricato nello specchio d’acqua. USTRA ha quindi interrotto il trasporto del materiale verso l’argine del lago.

Materiale di scavo per la rinaturalizzazione del lago

Il progetto di rinaturalizzazione è chiamato “riempimento del lago”. Poiché la ghiaia è stata estratta nel delta della Reuss per lungo tempo, le zone d’acqua bassa originarie sono scomparse. Queste verranno ripristinate utilizzando anche le macerie dei lavori di scavo della seconda galleria.

Un totale di 4,9 milioni di tonnellate di materiale di scavo avrebbero dovuto essere scaricate nel lago, di cui 3,5 milioni di tonnellate sarebbero dovute provenire dal San Gottardo, ricorda SRF sul suo sito internet. In questo modo il governo urano voleva promuovere la biodiversità nel delta della Reuss. E questo avrebbe permesso all’USTRA di liberarsi del materiale di scarto a un prezzo vantaggioso, risparmiando sui costi di discarica.

Il Cantone dice basta

L’arsenico, un metallo pesante tossico, si trova naturalmente nella roccia. Ma, se i detriti di perforazione finiscono nel lago, le particelle di arsenico possono dissolversi nell’acqua e rilasciare la sostanza tossica. Quando è diventato chiaro che parte del materiale proveniente dal massiccio è contaminato da arsenico, il Cantone di Uri ha detto “stop” e ha commissionato una valutazione del rischio. Il risultato: fino a 400’000 tonnellate di materiale proveniente dal San Gottardo sono contaminate da arsenico.

Alexander Imhof, responsabile dell’Ufficio dell’ambiente di Uri, ai microfoni di SRF, ha dichiarato che il Cantone non vuole ricevere questi detriti, che non devono essere scaricati nel lago. Secondo l’analisi commissionata, si tratterebbe di un’operazione “sproporzionata rispetto al danno potenziale e inoltre […] non ammissibile di autorizzazione”. “Stiamo effettuando una rinaturazione, una rivitalizzazione”, afferma Alexander Imhof. L’obiettivo è quindi quello di avere “il minor impatto possibile” (sulla natura, ndr.). Ora, quindi, solo il materiale di scavo non contaminato viene scaricato nel lago.

Le 3’000 tonnellate già nel lago sono state coperte con materiale inerte senza problemi per l’ambiente. È improbabile che piante o animali siano stati danneggiati dall’arsenico, ha dichiarato Imhof.

“Conosciuto da 50 anni”

Il fatto che USTRA non si aspettasse la presenza di arsenico nel San Gottardo sorprende però Peter Amacher, capo dell’Ufficio di mineralogia e geologia del Cantone di Uri. La presenza di arsenico è nota “da più di 50 anni, da quando è stato costruito il primo tunnel”, ha spiegato a SRF. I cristalli di arsenopirite trovati durante la costruzione del primo tunnel del San Gottardo sono infatti oggetti ambiti dai collezionisti.

Il materiale contaminato resta in Ticino

Il materiale di scavo contaminato rimarrà quindi in Ticino, ha confermato l’USTRA alla “Rundschau”. Invece di essere scaricato nel lago di Uri, sarà utilizzato per il previsto parco del San Gottardo ad Airolo. Quest’ultimo sarà costruito su un’area di copertura dell’autostrada. Secondo USTRA, le autorità ticinesi sono d’accordo con questa soluzione. Thomas Rohrbach, portavoce dell’Ufficio federale delle strade conferma questa ipotesi: il materiale viene depositato provvisoriamente e resterà anche in via definitiva ad Airolo, coperto da uno strato di altro materiale in modo da evitare il contatto con aria e suolo.

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Notiziario 17.00 del 18.12.2024 La voce di Guido Biaggio

RSI Info 18.12.2024, 16:59

“Delle opzioni sul tavolo è quella che ha più possibilità di essere realizzata”, conferma il vicedirettore Guido Biaggio. “Si può fare, stiamo facendo un’analisi dei rischi che dovremo discutere con il Cantone e con l’Ufficio federale dell’ambiente per le necessarie approvazioni”.

La procedura, tuttavia, solleva interrogativi per la consigliera nazionale dei Verdi Greta Gysin che, rivela SRF, giovedì presenterà in Parlamento un’interpellanza sull’argomento.

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Notiziario

Notiziario 18.12.2024, 15:00

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