La polizia cantonale grigionese ha constatato negli ultimi tempi un aumento di casi di “sextortion”, ovvero ricatti ed estorsioni con foto e video a sfondo sessuale. Le forze dell’ordine, in un comunicato diffuso ai media venerdì, hanno messo in guardia dal possibile raggiro.
Come funziona?
Nella maggior parte dei casi un uomo viene contattato via Facebook da una donna che non conosce. Dopo uno scambio di messaggi, ricordano le autorità, i loro contatti si spostano su Skype, dove la sconosciuta si espone davanti alla webcam, prima di chiedere all’uomo di fare lo stesso e di procedere ad atti a sfondo sessuale, che lei registra. Queste immagini vengono poi usate per ricattare la vittima.
Come proteggersi?
Le forze dell'ordine raccomandano di interrompere immediatamente il contatto con eventuali ricattatori, di non procedere ad alcun trasferimento di denaro e di denunciare subito il tutto.
mrj