Nuova bufera sull'amministrazione cantonale ticinese, stavolta a sfondo sessuale: due funzionari del Dipartimento del territorio sono finiti sotto inchiesta per coazione sessuale e altri reati. I fatti risalirebbero ad alcuni anni fa: i due collaboratori - già sospesi dal Cantone - sono accusati di aver molestato un apprendista.
Le verifiche della magistratura sono in corso: la vicenda è stata resa nota dallo stesso Dipartimento. Suo il comunicato diffuso martedì mattina dal quale si apprende anche di una procedura di licenziamento già avviata dal Governo - su impulso del Dipartimento diretto da Claudio Zali.
Gravi le accuse ipotizzate nei confronti dei due collaboratori: coazione sessuale e atti sessuali con persone dipendenti, ripetuta coazione, cui si aggiunge anche la violazione del dovere di assistenza e di educazione. Reati che hanno visto come vittima un apprendista. Il giovane, al momento dei fatti, ovvero alcuni anni fa, era minorenne.
Da nostre informazioni, la vicenda riguarderebbe il settore forestale. Il procuratore capo Nicola Respini, appena ricevuta la segnalazione dal Dipartimento, la scorsa settimana ha interrogato i due funzionari. Non sono però stati ravvisati gli estremi per ordinare l'arresto. A livello penale il caso è infatti ancora tutto da chiarire.
Sul fronte amministrativo, invece nei confronti dei due era in corso un'inchiesta amministrativa ordinata dal Consiglio di Stato, ma per fatti diversi da quelli oggetto dell'indagine penale. A quest'ultima si aggiunge ora un'inchiesta disciplinare: per i due collaboratori già sospesi si profila il licenziamento.
PP del 14.11.17; il servizio di Romina Lara
RSI Info 14.11.2017, 12:55
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Romina Lara/Daniela Giannini