Per il 42enne che ieri ha sparato e ucciso un 41enne ad Aurigeno è stato ufficialmente disposto l’arresto. Lo confermano Ministero pubblico e polizia, che indicano come ipotesi di reato assassinio, subordinatamente omicidio intenzionale e infrazione alla Legge sulle armi. Proprio in merito all’arma, le verifiche hanno nel frattempo permesso di ritrovare e sequestrare una pistola. E, secondo nostre informazioni, si tratterebbe di un arma non militare e detenuta illegalmente.
Al contempo, è stata anche ordinata l’autopsia sul corpo della vittima.
Per l'omicida era già stato decisa una presa a carico psichiatrica
Questa mattina è inoltre emerso un nuovo particolare: alla RSI è stato infatti confermato che nei confronti dell'omicida le autorità avevano già deciso di intervenire negli scorsi mesi, segnalando la necessità di una presa a carico psichiatrica dell'uomo che era già in atto.
A stabilirlo era stata un’inchiesta di polizia, perché già nella seconda metà del 2022 l’uomo aveva minacciato a più riprese - con appostamenti vicino a casa, una volta portando con se anche delle taniche di benzina - il custode del centro scolastico Ronchini di Aurigeno, legato sentimentalmente alla sua ex.
Uno dei messaggi postati sui social nell'ultimo periodo dal 41enne accusato di assassinio
Un intervento, a margine dell'inchiesta, era dunque già stato deciso e in applicazione, ma l'ossessione nei confronti dell'uomo - visto probabilmente come un rivale in amore - è continuata e riaffiorata con forza negli ultimi mesi. E questo sembra essere dimostrato dai numerosi post su facebook e su Instagram che possono - soprattutto con il senno di poi - esser letti come delle chiare minacce.
L'omicida si trova in carcere e sul luogo del delitto sono ancora in corso gli accertamenti da parte della Scientifica per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti. Si può dire che - da quanto emerso in queste primissime fasi dell'inchiesta - l'obiettivo dell'agguato era solo e soltanto il custode e che l'assassino si è dunque recato ad Aurigeno senza l'intenzione di uccidere altre persone.
Il procuratore pubblico Roberto Ruggeri prosegue intanto gli accertamenti attraverso interrogatori, la raccolta di testimonianze, i rilievi tecnico-scientifici e la ricerca di tracce forensi.
Il non facile rientro a scuola: “Briefing con DECS e poi lezioni riprese, stasera incontro con i genitori”
Questa mattina alle 7.30, prima del rientro a scuola dei ragazzi, la direzione scolastica ha tenuto un briefing con il Dipartimento educazione, sport e cultura (DECS). A spiegarlo alla RSI e il presidente della delegazione del locale consorzio scolastico Massimo Ramelli. “Ha coinvolto tutti i docenti della scuola dell’infanzia e di quella elementare e ha fatto seguito all’incontro già tenuto ieri, con lo scopo di accogliere al meglio il rientro dei bambini alle 8”.
Bambini che oggi “hanno ripreso le lezioni nel modo più naturale e normale possibile, comprensibilmente qualcuno mancava, mentre altri hanno posto delle domande e i docenti – qualora lo desiderassero – sono stati affiancati dagli psicologi del Care Team e del DECS” aggiunge Ramelli.
Stasera ci sarà infine un incontro con i genitori, gestito dal DECS, perché “è ritenuto prioritario incontrare subito le famiglie che ieri hanno vissuto alcune ore di smarrimento e incertezza, per cercare di chiarire – per quanto possibile vista l’inchiesta in corso – le dinamiche e fornire alcune prime risposte e rassicurazioni alle famiglie”.
Aurigeno, il giorno dopo
Telegiornale 12.05.2023, 12:30
Notiziario 08.00 del 12.05.2023 - Il servizio di John Robbiani
RSI Info 12.05.2023, 08:31
Contenuto audio
Fatto di sangue ad Aurigeno
Il Quotidiano 11.05.2023, 19:00