Il treno delle fusioni comunali non si ferma e prosegue il suo viaggio in Ticino. Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni, ha presentato mercoledì a Bellinzona i risultati della seconda consultazione sul tema, e illustrato gli orientamenti futuri del Piano cantonale delle aggregazioni (PCA), che saranno riportati in un messaggio al vaglio del Gran Consiglio.
Su 115 enti locali interpellati, hanno preso posizione in 97, nei quali risiede il 96% della popolazione, è stato ricordato nel corso dell’incontro con i media. Per proseguire sulla strada tracciata, il Governo ha deciso di integrare, per quanto possibile, le indicazioni più largamente condivise e adattando, o non confermando, le misure che invece hanno sollevato divergenze.
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Alla luce dei dati raccolti, l’Esecutivo ha stabilito che, in grandi linee, gli scenari aggregativi del PCA potranno essere attuati in “tappe successive”, che eccezionalmente potranno essere approfondite eventuali “nozze” tra comuni non contigui, che gli incentivi finanziari, confermati, sono riuniti in un unico credito quadro (120 milioni di franchi lordi) e non avranno durata limitata, ma verranno definiti di volta in volta. Entro la fine dell'estate l'Esecutivo elaborerà il progetto definitivo che sarà sottoposto al vaglio del Parlamento. Obiettivo: 27 comuni in tutto il cantone.
bin
Per saperne di più:
Ticino da 27 comuni
Il Quotidiano 11.04.2018, 21:00
CSI delle 18.00 dell'11 aprile 2018; il servizio di Alessandro Broggini
RSI Info 11.04.2018, 20:11
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