Ticino e Grigioni

Fusioni, malcontento generale

La presentazione dei nuovi scenari del Piano cantonale delle aggregazioni non convince i sindaci del Luganese e del Locarnese

  • 26 giugno 2017, 20:12
  • 23 novembre 2024, 05:12
da sinistra a destra, dall'alto in basso: Ettore Vismara, sindaco di Paradiso; Giovanni Bruschetti, di Massagno; Luca Pissoglio, di Ascona; Alain Scherrer, di Locarno

da sinistra a destra, dall'alto in basso: Ettore Vismara, sindaco di Paradiso; Giovanni Bruschetti, di Massagno; Luca Pissoglio, di Ascona; Alain Scherrer, di Locarno

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“Credo che attorno alle aggregazioni urbane occorra lavorare con maggiore attenzione e serietà”. Sono le parole del sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti, in merito ai nuovi scenari del Piano cantonale delle aggregazioni (PAC) presentati oggi, lunedì. "Noi stiamo lavorando attorno allo scenario della Collina nord (progetto firmato da 10 Comuni: Massagno appunto con Cadempino, Canobbio, Comano, Cureglia, Origlio, Ponte Capriasca, Porza, Savosa e Vezia) secondo dinamiche ben diverse da quelle misere che il PAC sta proponendo", ha sottolineato Bruschetti ai nostri microfoni.

La situazione attuale (clicca sull'immagine per ingrandirla)

La situazione attuale

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Marco Borradori, sindaco di Lugano, si è detto invece soddisfatto dell'ipotesi formulata dal Cantone. Irremovibile invece il sindaco di Paradiso Ettore Vismara: "Il cantone persevera in questa sua idea delle aggregazioni quale soluzione di tutti i problemi del Cantone, ma per noi a Paradiso l’unica soluzione è comunque resistere!".

Scontenti anche i sindaci del Locarnese. Luca Pissoglio, primo cittadino di Ascona, ha parlato di "pessime novità", perché le discussioni fatte finora poggiavano su un piano di aggregazioni diverso: "Noi avevamo dato il nostro assenso alla formazione del Comune del Lago con Ronco e Brissago, ma adesso - improvvisamente - si passa a un altro scenario. Ora ci opporremo con tutte le forze".

"Si lavora per dialogare e poi arriva una proposta che rischia di rovinare gli equilibri difficilmente costruiti", gli fa eco il sindaco di Locarno Alain Scherrer, deluso per il mancato ascolto alla richiesta di non disaggregare il quartiere di Gerre di Sotto.

CSI/Red. MM

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