Sulla discussa vicenda del rapper ghanese Bello Figo è calato definitivamente il sipario. Il procuratore generale John Noseda – si è appreso oggi, venerdì – ha emesso un decreto d’accusa contro i due 20enni che, nella notte tra l’11 e il 12 maggio scorsi, appesero un volantino intimidatorio fuori dalla discoteca di Lugano in cui il musicista africano avrebbe dovuto tenere un concerto, poi annullato.
Per entrambi Noseda ha proposto una pena di 90 aliquote giornaliere sospese. Coazione il reato ravvisato. Il blitz – ha stabilito l’inchiesta – mirava a spaventare i responsabili del locale, e non alla propaganda dell’ideologia nazista.
Dalle indagini non sono emersi né legami con l’ambiente degli hooligans, né azioni di tipo organizzato. L’Associazione Nuova Destra, che rivendicava la paternità dell’iniziativa, era stata inventata dai due giovani. I decreti non sono stati impugnati. La condanna è dunque già diventata definitiva.
Francesco Lepori