"E' stata una sorpresa anche per noi, non per grandezza ma per la partecipazione". Queste le parole di Alessio Allio, uno dei co-fondatori dell'associazione "Quii da la cursa", che ha organizzato la raccolta fondi alla luce del caso del bambino malato di tumore a cui la cassa malati aveva negato il rimborso delle cure. Decisione poi rivista e che ha suscitato molto clamore in Ticino.
Venerdì a Bellinzona si è tenuta la conferenza stampa del gruppo che ha annunciato a chi saranno devoluti i 40'000 franchi. Si tratta di tre associazioni che si occupano di cure oncologiche (10'000 franchi ciascuna ad Associazione Alessia, Fondazione Elisa e Lega contro il cancro). E una parte dei soldi saranno destinati anche alla famiglia del 12enne del Mendrisiotto salito, suo malgrado, agli onori delle cronache. Altri denari, 7'000 franchi, saranno invece vincolati in un fondo dell'associazione "Quii da la cursa" e destinati ai bisogni del reparto di oncologia pediatrica.
Il dottor Pierluigi Brazzola, caposervizio di oncologia pediatrica al San Giovanni di Bellinzona, a luglio non nascose la propria frustrazione su questo caso, tanto da arrivare a dire "non posso curare il ragazzo come meriterebbe".
Notiziario 17.00 del 10.08.2018: le considerazioni dell'oncologo pediatra del San Giovanni di Bellinzona Pierluigi Brazzola
RSI Info 10.08.2018, 19:18
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Quotidiano/sdr