Bregaglia, zona rossa estesa

La zona rossa in Val Bregaglia è stata estesa. Ora anche gli stabili di Sottoponte e Spino, oltre a quelli di Bondo, sono compresi in quella che è ritenuta l'area più direttamente minacciata dalle colate detritiche della frana del Pizzo Cengalo.

"Oggi ho dovuto informare gli abitanti di Spino e Sottoponte che per almeno due mesi non potranno fare ritorno alle proprie case", ha dichiarato il sindaco Anna Giacometti durante la conferenza stampa tenutasi oggi, lunedì alle 15.00. Anche alcuni abitanti di Bondo dovranno aspettare almeno sessanta giorni per fare rientro nelle proprie case.

Il capoprogetto per i lavori di ripristino, Gian Cla Feuerstein, ha inoltre specificato che "visto che l'ultima colata ha portato nuovamente molto materiale, i lavori di di sgombero del bacino di ritenzione dureranno, nel migliore dei casi, almeno due mesi". A Bondo ci sono tra i 350'000 e i 400'000 metri cubi di materiale da rimuovere. Giornalmente le forze di intervento riescono a portar via circa 10’000 metri cubi di massi e fango.

Intanto, dalle 14.00, la località di Soglio non è più isolata: la strada che collega il paese partendo da Castasegna-Spino è stata infatti riaperta e rimarrà accessibile tra le 06.30 e le 20.30, per poi essere chiusa nuovamente di notte. La vecchia strada cantonale che collega la parte bassa della valle a quella alta rimarrà invece chiusa ancora per qualche giorno.

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