Contratto collettivo nel settore della vendita, forse ci siamo. O meglio, un altro passo avanti è stato fatto a due anni dall'approvazione della nuova legge sull'apertura dei negozi, la cui entrata in vigore è appunto subordinata alla conclusione di un CCL. Oggi (lunedì) le parti contraenti - Federcommercio, DisTI, OCST, SIT e SIC Ticino - hanno infatti inoltrato la domanda di conferimento dell’obbligatorietà generale ad alcune disposizioni del CCL, dopo che la Commissione paritetica ha provveduto ad aggiornare i dati in suo possesso, ritenendo quindi di poter fornire una fotografia dello stato attuale del settore della vendita.
L'istanza è stata depositata all'Ufficio per la sorveglianza del mercato del lavoro, autorità competente per l’istruzione delle domande a livello cantonale, che procederà ora - in collaborazione con la Segreteria di Stato dell'economia - all'esame preliminare della documentazione. E, qualora i requisiti formali previsti dalla Legge federale sul conferimento del carattere obbligatorio dovessero essere rispettati, la domanda sarà pubblicata sul Foglio ufficiale, con un termine di 30 giorni per la presentazione di eventuali opposizioni.
Dopo l'evasione delle stesse, la procedura prevede poi che il Consiglio di Stato decreti l’obbligatorietà generale del CCL. La decisione cantonale che conferisce il carattere obbligatorio deve infine essere approvata dalla Confederazione.
CCL vendita, firme spedite a Berna
Il Quotidiano 26.11.2018, 20:00