Campione d'Italia deve ancora quasi mezzo milione di franchi alla città di Lugano. Questo e altri temi, rimasti in sospeso, sono stati messi sul tavolo venerdì dall'enclave italiana e dal canton Ticino nel primo incontro (dopo 3 anni) della commissione paritetica. Campione d'Italia e Canton Ticino, dunque, sono tornati a parlarsi per la prima volta dopo il dissesto finanziario dell'enclave. Molti i nodi da affrontare, anche perché l'introduzione nel 2020 della dogana con la Svizzera ha creato più di un problema.
Dall'ultima volta che la commissione si è riunita, a Campione d'Italia sono cambiate diverse cose: la chiusura del casinò, il dissesto finanziario, i debiti con la Svizzera - in parte ripagati - e, appunto, l'inserimento dell'exclave nello spazio doganale europeo.
Un problema: quello dei rifiuti. Quelli domestici possono continuare a essere smaltiti dal Ticino grazie a un'ordinanza... non è cosi per tutti gli altri rifiuti, che devono essere per cosi dire "sdoganati" per essere smaltiti. E cosi oggi i campionesi rinunciano, ad esempio, ai lavori di ristrutturazione in casa, perché non possono liberarsi del materiale da buttare. C'è poi il debito con Lugano per il trattamento delle acque luride. L'estinzione del debito è legata all'aggiornamento della convenzione per il trattamento delle acque. Si tratta, per Campione, di ripagare oltre 400'000 franchi, che riguardano gli ultimi 2 anni.
La trattativa è in atto da anni... l'auspicio è che ora ci sia un'accellerazione.
I temi sospesi tra Campione d'Italia e il Ticino
Il Quotidiano 19.11.2021, 19:00