"Campione mai più come prima"

Il comune di Campione non sarà più quello di prima. È questa una delle poche certezze del sindaco Roberto Salmoiraghi che venerdì, in conferenza stampa, ha comunicato i prossimi passi che intraprenderà l'amministrazione dell'enclave italiana in Svizzera per salvare il borgo: passi di natura legale, ma anche politica.

Perché Roma, ha detto Salmoiraghi, deve capire che Campione continua ad essere un'eccezione.

I dipendenti della casa da gioco, fallita il 27 luglio scorso, venerdì hanno ascoltato insieme ai funzionari comunali le parole del sindaco, lo hanno fatto sul piazzale davanti al Municipio che, stando alle norme in vigore in Italia, dovrà licenziare la maggior parte dei suoi dipendenti. L'amministrazione infatti conta oggi 104 dipendenti. Avendo però dichiarato il dissesto finanziario, Campione - comune di 3'000 anime - potrà tenerne solo 19, uno ogni 150 abitanti. La Giunta comunale, però, non ci sta ed anche da questo punto di vista il sindaco fa valere l'eccezionalità del luogo, unico in Italia.

Le strade percorribili per salvare l'ente rimangono due: una politica, con un compromesso sull'eccezionalità di Campione che andrà di pari passo, a breve, di un progetto di rientro che sarà presentato alla commissione ministeriale che ha messo sotto tutela l'amministrazione. L'altra, già comunicata nei scorsi giorni, è legale, con un'opposizione al decreto di fallimento del Casinò. Ad un'unica condizione, però: che questo venga riaperto al più presto. Nel frattempo è stato chiesto un incontro anche a livello ministeriale, quello programmato per il primo d'agosto è stato annullato senza mettere in agenda una nuova data.

CSI/sdr

03.08.2018: Campione sempre più nel caos