Il piano industriale e finanziario che avrebbe dovuto permettere di gettare le basi per il salvataggio del casinò di Campione d’Italia non ha superato lo scoglio dell’esame da parte della commissaria straordinaria di liquidazione del comune.
Angela Pagano, come si apprende dall’albo digitale comunale, sulla base di un parere tecnico, non ha sottoscritto l’accordo di ristrutturazione del debito allestito dalla Casinò di Campione d’Italia SpA. Piano che entro mercoledì doveva essere depositato al Tribunale di Como, chiamato a decidere sull'istanza di fallimento della casa da gioco.
I debiti complessivi accumulati ammontano a più di 132 milioni di euro di cui 44 e rotti solo nei confronti dell’ente pubblico che è anche azionista unico della società che attualmente dà lavoro a 492 persone. Il piano di rientro è stato bocciato poiché ritenuto incerto data la sua durata decennale, poiché non prevede garanzie, ma soprattutto poiché, secondo i responsabili finanziari dell’amministrazione, non consente di assicurare un bilancio equilibrato al comune stesso.
Diem