Ticino e Grigioni

Carnevale bianco, attesi in quota 70 centimetri di neve

Gli impianti sciistici della Svizzera italiana contano sulle precipitazioni tra venerdì e sabato per consolidare le piste erose dall’ondata anomala di caldo

  • 6 febbraio, 06:22
  • 6 febbraio, 08:44
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A Campo Blenio finora si è potuto contare solo sull'innevamento artificiale (freddo permettendo)

  • Campo Blenio Ghirone
Di: Stefano Pianca

Torna la neve in montagna e torna il sorriso tra gli operatori delle stazioni sciistiche che negli ultimi giorni avevano sudato… caldo. Da MeteoSvizzera giungono infatti previsioni che confortano quanti durante la settimana di carnevale metteranno sci e snowboard ai piedi. A breve le temperature più che primaverili dovrebbero lasciarci: “L’effetto del favonio, che ha causato rialzi negli scorsi giorni ben al di sopra della norma, cesserà e da domani, martedì, le temperature cominceranno ad abbassarsi anche se per tutta la settimana rimarremo al di sopra dei valori normali per il periodo”, dice Cecilia Moretti, meteorologa di MeteoSvizzera.

Ma il ritorno all’inverno, almeno in quota, è atteso per la fine della settimana: “Nelle giornate di venerdì e sabato ci aspettiamo uno sbarramento al sud con giornate molto nuvolose e precipitazioni piuttosto estese. Il limite delle nevicate farà però fatica a scendere sotto i 1’000 metri”. Una quota sufficiente tuttavia per far contenti gli sciatori (un po’ meno, certo, i patiti del carnevale di Rabadan). In montagna è attesa ben più che una spolverata: “Anche se c’è ancora incertezza, nei due giorni, con picco il sabato mattina, i quantitativi di precipitazioni dovrebbero oscillare tra i 40 e i 70 millimetri”. Tradotto in fiocchi, con una stima un po’ a spanne, fanno appunto tra i 40 e i 70 cm di neve fresca. Una neve che non è destinata a sciogliersi nei giorni seguenti: “Dalla prossima settimana dovremmo tornare su valori un po’ più consoni al periodo, quando di solito le massime si situano attorno ai 9 gradi. Le minime notturne anche alle basse quote dovrebbero tornare a scendere di nuovo sotto zero”, prevede l’esperta di MeteoSvizzera.

Una previsione che sarebbe manna per chi prepara le piste… Anche se il grado di attesa varia da stazione in stazione. A Campo Blenio, prediletta da chi prende confidenza con lo sci, avrebbero bisogno di una nevicata abbondante: “Ma mi accontenterei anche di 20 cm – dice il direttore degli impianti Denis Vanbianchi -. Per fortuna abbiamo fatto tanta neve programmata e oggi siamo ancora aperti, anche se in versione ridotta nella parte bassa. Non sono condizioni ottimali, ma funziona”. La stazione si trova a 1’200 metri, oltre il limite previsto per non avere sgradite sorprese: “Danno neve? Fin che non vedo non ci credo, se piovesse sarebbe un problema”. La settimana di carnevale, a Campo Blenio, è molto attesa e sono in calendario diverse attività tra sciate in notturna, maschere e risottate. Oltre alla scuola di sci: “I corsi collettivi hanno raccolto una forte adesione e abbiamo in previsione diversi eventi”, dice il direttore. L’unico neo al momento è appunto la neve, che c’è dove serve, ma altra non se n’è potuta aggiungere: “Dal 22 gennaio le temperature, anche di notte, non sono più scese abbastanza per produrne di nuova”.

Non sono scaramantici a Bosco Gurin, dove sul sito degli impianti di risalita già si può leggere che “tra venerdì 9 e domenica 11 febbraio” è atteso “oltre un metro di neve fresca! Che bel regalo per le vacanze di Carnevale”. La faticaccia necessaria a preparare le piste lassù non spaventa: “Un grande lavoro ci aspetta, che bello!”. Più venato di realismo il commento del proprietario degli impianti, Giovanni Frapolli: “Non è questione di fortuna quando si investono milioni. Sotto i 1500 metri purtroppo si dovrà sempre più fare i conti con il clima e non lo dico perché ce l’ho con le piccole stazioni. A Bosco piste e impianti si trovano sopra i 1800 metri ed è una strategia che avevo già improntata 20 anni fa quando a Carì volevo salire con la seggiovia fino a 2400 metri (ci si è fermati un po’ più sotto , a 2280 metri, ndr)“. Per il futuro della stazione Frapolli ha in vista la creazione un laghetto “naturale ”che, spiega, “potrà servire per la lotta contro gli incendi e d’inverno per alimentare l’automazione dell’innevamento programmato”. Così da avere garantite sempre due piste dai 2000 metri di Rossboda sino a 2400 m. “Chi non ha impianti in quota è destinato a morire”, dice Frapolli. L’imprenditore raffredda un po’ gli entusiasmi sulla nevicata in arrivo: “Nevicherà in modo consistente dai 1700 metri in su e sarà comunque neve bagnata”. La discesa del termometro nei giorni seguenti consoliderà il fondo e garantirà, prevede Frapolli, la stagione per il prossimo mese.

Il favonio ha fatto meno danni altrove: “Siamo probabilmente quelli che hanno subito meno il caldo”, dice Niccolò Meroni, direttore operativo della San Bernardino Swiss Alp. “Non ci sono problemi a Pian Cales dove possiamo contare sull’innevamento artificiale. Sulle piste del comprensorio di Confin, che abbiamo riaperto quest’anno, si è sciato senza problemi anche perché la quota va dai 2000 ai 2500 metri. Soltanto la parte bassa, quella che arriva in paese, non è oggi percorribile. La neve prevista nel weekend sarà comunque proficua in vista della settimana di Carnevale”. La stagione della ripartenza finora sta andando decisamente bene: “Siamo molto contenti per i risultati molto positivi anche se abbiamo potuto aprire solo dopo Natale, il 27 dicembre”, fa notare Meroni.

Non si è invece liquefatta come neve al sole la coltre che ancora oggi permette di sciare senza problemi a Carì. La località leventinese è notoriamente esposta all’irraggiamento, con i relativi vantaggi e svantaggi. Quest’anno però prevalgono i primi: “Stiamo reggendo inaspettatamente il colpo”, dice Alessandro Jelmini, direttore della Nuova Carì. “Tanto che, sino ad oggi, abbiamo potuto mantenere la discesa con gli sci sino alla stazione bassa. Chiaramente sul terreno si notano i segni delle alte temperature. Ma confidiamo molto nella nevicata in arrivo. Ci darà una bella spinta non solo per la prossima settimana di vacanze, ma anche per il resto della stagione”. A Carì hanno sinora potuto contare su un fondo ghiacciato più forte del termometro: “Inoltre abbiamo saputo lavorare molto bene con l’innevamento artificiale”, ricorda Jelmini. La nevicata in arrivo sarà gestita in tempi rapidi: “Siamo pronti con tutti i gattisti attivati”. A battere si inizierà, come sempre, già a precipitazione in corso.  

Ad Airolo-Pesciüm finora non è stato necessario accendere i cannoni e la neve naturale è ancora ben presente sulle piste come non capitava da due anni. Solo in basso a Lüina, zona adatta ai bimbi ma non solo, “resiste una striscia sparata”, riferisce Simone Beffa, direttore della Valbianca SA. Tutte le altre piste, sino a quota 2250 metri, “sono bianche di neve naturale. Solo in qualche punto più esposto ha iniziato ad avere una consistenza primaverile. Ma con la nevicata in arrivo torneremo ad offrire ovunque condizioni ottimali”. Una nevicata abbondante, altro fattore non trascurabile secondo Beffa, “risveglia la voglia di sciare. Ad esempio, nei freerider che cercano neve fresca”.

Il caldo nemico dello sci

Il Quotidiano 28.01.2024, 19:00

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