“Capisco le preoccupazioni che sono espresse nelle lettere e le prendo sul serio”, dice la direttrice del DECS. Ai microfoni di SEIDISERA Marina Carobbio interviene nel caso dei docenti abilitati dal DFA senza sbocchi o con percentuali minime di impiego. “Nei mesi scorsi ho avuto più incontri con persone neoabilitate all’insegnamento nelle scuole medie e nelle scuole medie superiori e hanno voluto esprimere la loro preoccupazione per il loro futuro, per l’assenza di possibilità di impiego o la scarsità di ore a disposizione”.
Proprio sulla base di questi incontri, continua la consigliera di Stato, “abbiamo iniziato degli approfondimenti che hanno portato anche a discutere con il DFA delle possibilità di offrire percorsi di abilitazione diversi, per esempio, ‘en emploi’ (formazione e lavoro in parallelo, ndr) sul modello di quello che fanno altri Cantoni per evitare queste situazioni di precarietà. In ogni caso proporrò un incontro ai firmatari di queste lettere per approfondire e discutere con loro i temi sollevati”.
Alla domanda se, nei due anni di direzione al DECS, sia mai stata messa al corrente della situazione che si stava creando all’interno del Dipartimento formazione e apprendimento, Carobbio risponde che “negli incontri regolari con il DFA, da parte delle nostre sezioni, era stato sollevato più volte il tema della carenza di ore di insegnamento di alcune materie, in particolare per l’italiano e ci si chiedeva anche se aveva senso aprire certi percorsi abilitativi. Quindi lo scorso dicembre abbiamo, da un lato, annunciato la creazione di un sistema di monitoraggio che tiene contro dei dati demografici per valutare il fabbisogno dei docenti. Dall’altro si è deciso anche di non aprire i percorsi di abilitazione in italiano per le scuole medie e le scuole medie superiori nel prossimo settembre”.
La direttrice del DECS dichiara anche di “aver chiesto degli approfondimenti sul perché nel 2023 si riteneva che potevano esserci dei posti di insegnamento di italiano e sono stati quindi aperti dei percorsi di abilitazione e anche dei concorsi per l’insegnamento di queste materie. Percorsi che l’anno prossimo invece non saranno aperti”. Quanto alla tempistica dell’informazione, Carobbio precisa che “non appena avrò queste informazioni complete informeremo il Parlamento, dove ci sono diversi atti parlamentari sul tema. Ma anche l’opinione pubblica e soprattutto le persone coinvolte”.

Docenti senza impiego
Il Quotidiano 21.03.2025, 19:00