Una seduta straordinaria per affrontare una situazione fuori dall’ordinario. La Commissione “Giustizia e diritti” del Canton Ticino si è riunita lunedì per occuparsi del caso che coinvolge il Tribunale penale cantonale, nonché il suo presidente Mauro Ermani.
“La Commissione giudica la situazione molto grave ed è molto preoccupata”, è il commento rilasciato alla RSI dal presidente della Commissione Giustizia e diritti, Fiorenzo Dadò: “Si auspica che le varie inchieste penali, disciplinari e amministrative giungano al più presto al termine per poter avere un punto della situazione chiaro”.
Chiarezza sulla situazione tesa che contrappone cinque giudici, dopo la querela penale dei giudici Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti, che chiamano in causa gli altri tre colleghi Mauro Ermani, presidente del Tribunale, Marco Villa, vicepresidente, e Amos Pagnamenta. Una querela diventata esplosiva per l’immagine allegata, una foto oscena inviata dal giudice Mauro Ermani a una segretaria presunta vittima di mobbing.
Per poter valutare la situazione ed eventualmente prendere provvedimenti o decisioni la Commissione “Giustizia e diritti” ha deciso di chiedere la documentazione nelle mani del Consiglio della magistratura, e ottenuta anche da Maria Galliani. Quest’ultima è incaricata dal Governo di far chiarezza, in particolare sul presunto mobbing all’interno del Tribunale.
Occhi puntati sul Tribunale penale ticinese
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Non si può proprio definire una nebbiolina da afa estiva, la bufera sul tribunale. E l’urgenza di una seduta straordinaria online è lì a dirlo. “La commissione esprime la sua forte preoccupazione per la gravissima situazione in cui si trova oggi il Tribunale Penale Cantonale e anche altre parti della Giustizia dove ci sono alcuni problemi che vanno risolti”, dice alla RSI Fiorenzo Dadò.
Esprimere forte preoccupazione è sufficiente, visto che tutti avete definito questa situazione molto urgente da risolvere?
“Assolutamente no, noi auspichiamo che le varie istanze che se ne stanno occupando sia dal profilo penale che amministrativo, possano giungere al più presto al termine delle loro inchieste e dei loro approfondimenti e che arrivino con una qualche soluzione. Questa è la prima cosa da dire. Per quanto ci riguarda, abbiamo chiesto oggi all’avvocato Galliani e al Consiglio della Magistratura di poter fornirci tutti gli elementi per poter affrontare anche noi questa tematica”, spiega Dadò..
Per poi decidere quali approfondimenti chiedere su quello che è ormai un ginepraio. Tra presunto mobbing, segnalazioni e controsegnalazioni, denuncia penale di 2 giudici (Quadri e Verda Chiocchetti) contro 3 colleghi (il presidente Ermani, Villa e Pagnamenta). Senza dimenticare quell’immagine inopportuna e a sfondo sessuale inviata proprio da Ermani a una segretaria. Sempre più voci hanno chiesto un suo passo indietro e l’MPS, che il Parlamento eserciti l’alta vigilanza.
“Diciamo che l’esercizio di approfondimento che stiamo svolgendo come Commissione è già un esercizio di alta vigilanza, quindi, di fatto, l’alta vigilanza è attivata”, sottolinea Dadò.
Il clima al Tribunale penale cantonale è ormai rovente da tempo ... e non solo nelle ultime settimane...
“A titolo personale posso dire che mi aspetterei che il plenum dei giudici si riunisca per affrontare questa situazione perché, evidentemente, ne va dell’immagine della Giustizia e ne va dell’immagine di tutti i magistrati. La maggioranza dei magistrati che abbiamo oggi in Ticino lavorano in maniera impeccabile e sono delle persone rispettabilissime”, afferma Dadò.
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