Ticino e Grigioni

Casse malati in salute

Il Covid peserà sui premi? Una risposta definitiva la si avrà solo a fine mese

  • 3 settembre 2020, 20:38
  • 22 novembre, 18:37
02:18

CSI 18.00 del 03.09.2020 Il servizio di Alessandro Broggini

RSI Info 03.09.2020, 20:23

  • TI-Press
Di: redMM/CSI 

Il Covid peserà sui premi delle casse malati? Una risposta definitiva la si avrà solo a fine mese. Gli indicatori disponibili intanto ci dicono che le assicurazioni godrebbero di perfetta salute finanziaria e avrebbero accumulato riserve tali da poter far fronte ai costi del Coronavirus senza ricorrere ad aumenti particolari.

Anzi, da un punto di vista puramente finanziario, gli assicuratori malattia non sono mai stati così in salute da quando, a metà degli anni '90, è stata introdotta la LAMAL. Ad affermarlo, un paio di giorni fa, in un contributo apparso su un quotidiano ticinese, è Bruno Cereghetti, ex capo dell'Ufficio assicurazione malattia cantonale.

Cereghetti scrive di un utile da record assoluto. Da cosa lo deduce, visto che questi dati in teoria non sarebbero accessibili, in particolare a poche settimane dall'informazione sui premi delle casse malati? "Da una tabella pubblicata nella banca dati dell'ufficio federale della salute pubblica da cui effettivamente traspariva questo dato estremamente interessante di 1,7 miliardi di franchi di utili per il 2019", spiega.

Chiusosi senza poter prevedere che il 2020 sarebbe stato segnato dal Covid. Sulla bilancia dei costi, a prima vista, abbiamo assistito, nella prima parte dell'anno, a una diminuzione della gente che è andata dal medico così come si sono ridotte drasticamente le cure ambulatoriali e stazionarie nelle strutture sanitarie. A cui vanno aggiunti anche i decessi, più alti qui e oltre San Gottardo, di persone anziane che, per le casse malattia, costituiscono un peso non indifferente. Sull'altro piatto, il Covid ha pesato sulle cure intense e quelle di riabilitazione. Ci si chiede quindi da che parte pende la bilancia.

"A livello nazionale c'è stata una stagnazione dei costi", aggiunge Cereghetti. "A fine anno non ci sarà una decrescita. Ci sarà un recupero che permetterà di portare la situazione a quella del 2019 senza alcun aumento", aggiunge.

Stando così le cose, un aumento sembra ingiustificato. "La situazione finanziaria degli assicuratori è assolutamente florida e permetterebbe anche di assorbire un esorbitante aumento di costi per l'anno 2021 semmai dovesse esserci. Ma posso già dire che per il 2021 non è preventivabile un aumento vertiginoso dei costi. Semmai riprenderà il trend ordinario".

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Casse malati e timori di nuovi aumenti

Il Quotidiano 03.09.2020, 21:01

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