Sono 448 i cuccioli di capriolo salvati da una possibile morte durante la falciatura primaverile dell’erba in alcune regioni dei Grigioni. A darne conferma sono i 1'123 interventi effettuati negli scorsi mesi con dei droni da alcuni volontari, che sono andati alla ricerca di questi animali rannicchiati nei prati.
“È stato necessario un grande sforzo da parte delle sezioni regionali dell’Associazione dei cacciatori Grigioni, che si sono occupate di organizzare e di eseguire questi interventi” – ha spiegato Adrian Arquint, capo dell’Ufficio grigionese per la caccia e la pesca. “Da parte nostra, abbiamo messo a disposizione 19 droni del valore complessivo di 100'000 franchi e organizzato la formazione di 150 piloti”.
Ma perché salvare i cuccioli di capriolo in primavera per mandare poi in autunno i cacciatori ad abbatterli? “Sono due cose diverse” – ha spiegato Arquint – “La prima è protezione degli animali, evitar loro le sofferenze causate dalle lame di un macchinario agricolo. L’altra, invece, appartiene alla regolazione della selvaggina”.
L’esperto ha poi sottolineato come molte altre regioni che quest’anno non sono state coinvolte nel progetto abbiano dimostrato il loro interesse in merito. Si è quindi pensato di “ripetere l’azione anche nel 2020 e di este
I droni salvano i cuccioli di capriolo
Il Quotidiano 22.08.2019, 21:30
ndere, per quanto possibile, l’area di intervento”.
I droni salvano i cuccioli di capriolo
Il Quotidiano 22.08.2019, 21:30