Il drone conquista la vigna

L'elicottero resta imbattibile sulle grandi superfici, perché capace di coprire 15 ettari all'ora, ma il drone (che non arriva a un ettaro nel medesimo lasso di tempo) sta conquistando parti di mercato nel trattamento delle vigne in pendenza. "Due anni fa quando abbiamo cominciato ci voltavano le spalle, oggi dobbiamo rifiutare del lavoro", spiega Didier Berset della AgroFly, una delle cinque ditte elvetiche autorizzate ad operare in questo campo, che copre la Romandia dal Vallese e Friburgo.

I vantaggi del mezzo comandato da terra, che ha un serbatoio di 20 litri, sono il rumore contenuto e soprattutto il fatto di volare a quote più basse e quindi di spargere i prodotti fitosanitari con maggiore precisione, riducendo il consumo e i rischi vicino a corsi d'acqua e abitazioni. I costi restano leggermente superiori a quelli dell'elicottero, con cui si collabora: gli operatori sono consci del fatto che entrambi i mezzi sono necessari e si sono incontrati per coordinare le rispettive agende. Volare insieme, infatti, può comportare dei rischi.