In via ai Grotti sulla Collina d'Oro in passato sarebbe stato impensabile vedere dei tavoli esterni, ma questa pandemia ha ridato colore alla strada. Da domani sarà Giusy Pizzagalli a fare i controlli dei certificati Covid e – sorridendo – dice ai microfoni della RSI che ha “già previsto delle coperte per i non vaccinati”.
Anche in Piazza Riforma a Lugano l'introduzione dell'obbligo di un certificato covid, per chi ha compiuto i sedici anni, non preoccupa particolarmente: “Abbiamo ancora la fortuna di avere un mese di settembre eccezionale – afferma il gerente Guido Sassi –, di conseguenza le persone possono restare all’esterno del locale senza aver bisogno di presentare il certificato”. Per Guido Sassi, da oltre 40 anni ristoratore, è importante essere positivi perché l'alternativa ai controlli potrebbe essere la chiusura.
CSI 18.00 del 12.09.2021 Il servizio di Francesca Torrani
RSI Info 12.09.2021, 20:49
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Tra chi invece passeggia, le opinioni variano, ma nessuno sembra criticare la misura. I controlli, come ci spiegano i gerenti, verranno fatti tramite un'applicazione (scaricabile da tutti), la preoccupazione è che verificare tutti i certificati richiederà tempo e in alcuni casi del personale in più.
L’impressione di avere qualche cliente in meno è comunque presente: “Penso che ci saranno delle persone che rinunceranno al ristorante – dice da parte sua un altro gerente, Mile Djordic –, lo deduco dal fatto che in diversi ci hanno chiesto se continueremo con il servizio take away.”
Naturalmente tra gli avventori qualche perplessità in più c'è, tra chi dice che resterà a casa e chi rileva invece la disparità tra ristoranti e mezzi pubblici.
Per chi lavora nella ristorazione non sussiste un obbligo vaccinale, ma se un solo membro dello staff non è vaccinato tutti dovranno portare la mascherina. Un indicatore che potrebbe scoraggiare ulteriormente la clientela in vista della stagione fredda.