Ticino e Grigioni

L'USI non richiederà il certificato

A differenza di altre università svizzere, l'ateneo ha deciso che il pass non sarà obbligatorio per l'insegnamento di base

  • 9 settembre 2021, 23:51
  • 20 novembre, 19:42
USI

A lezione ancora senza certificato Covid

  • Keystone
Di: OCartu/ATS 

L'Università della Svizzera italiana ha deciso di non richiedere un certificato Covid per presenziare alle lezioni nell'ateneo. Dopo la decisione giunta ieri da Berna di estendere l'uso del pass sanitario, la direzione dell'USI, in accordo con le autorità cantonali, ha deciso di non modificare le disposizioni relative all’insegnamento di base (bachelor e master), per il quale sono state confermate le modalità già comunicate negli scorsi mesi.

Per altre offerte dell’USI che esulano dalla formazione di base, il certificato Covid sarà tuttavia necessario. Secondo quanto pubblicato sul sito dell'istituto accademico, ciò concernerà in particolare le attività di formazione continua, le manifestazioni al chiuso e l'accesso alla palestra del campus est.

Certificato obbligatorio a Losanna e Neuchâtel

Gli atenei vodesi e neocastellani hanno invece deciso di introdurre il certificato Covid. Sia il Politecnico federale di Losanna (EPFL), sia le università di Losanna che di Neuchâtel (UNINE) hanno optato per un'obbligatorietà dalla ripresa dei corsi il prossimo 21 settembre. Tali decisioni sono state prese all'indomani dell'annuncio del Consiglio federale, che ha esteso l'uso del "pass sanitario" lasciando la libertà alle alte scuole di imporlo agli studenti.

All'EPFL, la misura è valida per tutti i corsi e gli esercizi, ha indicato mercoledì la sua portavoce Corinne Feuz, precisando che la disponibilità dei corsi sarà garantita a tutti grazie all'insegnamento a distanza. "Gli studenti che non hanno un certificato Covid non saranno quindi esclusi dall'insegnamento", ha sottolineato. Il certificato offrirà "una migliore garanzia sanitaria" agli studenti che assisteranno ai corsi "in presenza". Consentirà inoltre di utilizzare le infrastrutture a pieno regime. "Per i nostri studenti, ciò permetterà un vero ritorno alla vita universitaria", ha aggiunto Feuz.

Il Politecnico federale di Losanna sta ora lavorando all'attuazione dei controlli e studia la possibilità di rendere obbligatorio il certificato per i suoi collaboratori. Tale misura può tuttavia essere adottata soltanto al termine di una consultazione interna, ha precisato la portavoce. Occorrerà pure dimostrare di avere le carte in regola per recarsi nei ristoranti e nelle caffetterie dell'EPFL.

L'obbligo di disporre del certificato Covid varrà anche per tutti i corsi del livello bachelor e master dell'Università di Losanna, sin da lunedì prossimo.

Allo studio anche altrove

Pure in altre università romande e svizzero-tedesche, l'introduzione del certificato Covid non è esclusa. A Friburgo, ad esempio, il responsabile della comunicazione dell'università, Marius Widmer, ha indicato che una decisione verrà presa all'inizio della prossima settimana. Ha in particolare sottolineato che senza "pass", la capacità delle sale dovrebbe nuovamente essere ridotta a due terzi al massimo.

All'Università di Berna la direzione ha già deciso di introdurre dal primo settembre l'obbligo del certificato Covid per tutte le attività, a eccezione dell'insegnamento a livello di bachelor e master. Ora, dopo la decisione giunta del governo federale, la direzione sta discutendo con il cantone, se e come sia possibile estendere l'obbligo del "pass sanitario" agli studenti che frequentano l'ateneo. Dovrebbe essere garantita la partecipazione ai corsi anche a coloro che non ne sono in possesso, grazie ad esempio all'insegnamento a distanza.

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