Ticino e Grigioni

Chiusa la ferita dell’esondazione sull’A13 a Soazza

Nei giorni scorsi sono terminati i lavori di sgombero e sistemazione del materiale lungo il tratto di autostrada spazzato via dal fiume Moesa lo scorso giugno

  • 5 dicembre, 11:30
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Una veduta aerea di come si presenta ora la situazione

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Di: Spi 

Tredici milioni di franchi di investimenti, a carico della Confederazione, e 120’000 metri cubi di materiale spostato. Sono i numeri più evidenti del cantiere per la sistemazione dei circa 200 metri di A13 al ponte di Buffalora, spazzati via lo scorso 21 giugno dall’alluvione a Soazza. Lavori di sgombero e sistemazione che, annuncia giovedì l’Ufficio federale delle strade (USTRA), sono terminati nei giorni scorsi.

Solo due settimane dopo l’evento, ricorda l’USTRA, la carreggiata nord-sud era stata ricostruita e riaperta al traffico in modo bidirezionale. Dopo circa due mesi, il 3 settembre scorso è stata ripristinata anche la carreggiata sud-nord, riportando l’autostrada al normale esercizio.

Parallelamente, al di fuori dell’asse autostradale, sono proseguiti i lavori di sgombero e sistemazione: “Sono stati movimentati circa 120’000 metri cubi di materiale, di cui 34’000 trasportati in due deponie comunali”. Parte dei blocchi di roccia portati a valle dall’acqua della Moesa sono stati riutilizzati in loco per la ricostruzione delle arginature e dell’alveo del fiume, oltre che per la costruzione di una scogliera di protezione del sedime autostradale. Per fare ciò, sono stati fatti brillare circa 1’900 metri cubi di roccia, poiché la colata era composta da blocchi di dimensioni variabili fino a 250 metri cubi.

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