E’ polemica per la decisione delle autorità cantonali grigionesi, nel weekend appena terminato, di chiudere (ancora una volta) senza preavviso la strada della Val Calanca a causa delle forti precipitazioni e del rischio di frane. Una polemica che i rappresentanti calanchini hanno portato sui banchi del Gran Consiglio retico.
“Se era una questione di meteo, è da diversi giorni che erano previste forti precipitazioni”, dice ai microfoni della RSI la granconsigliera della Calanca Rosanna Spagnolatti (il Centro), che ha anche inviato una lettera aperta al dipartimento retico delle infrastrutture. “Se invece c’era una situazione di pericolo perché qualcosa si stava muovendo, bisognerebbe allora accelerare i tempi per la messa in sicurezza”.
Alle critiche per l’operato dell’ufficio tecnico cantonale risponde la direttrice del dipartimento infrastrutture, energia e mobilità, Carmelia Maissen, collega di partito di Spagnolatti. “Si è visto sul radar meteo che sarebbero arrivate forti piogge e si rendeva necessario decidere la chiusura della strada, per la sicurezza della popolazione della valle. Una soluzione potrebbe essere un tunnel, ma per questo ci vogliono degli anni”.
La questione sarà formalmente dibattuta in aula domani (martedi).