Ticino e Grigioni

Civica, dure accuse a Bertoli

La Commissione scolastica sostiene che il consigliere di Stato abbia cambiato rotta e non ci sta. Immediata replica del CdS

  • 19 settembre 2017, 13:32
  • Oggi, 04:14
Il Governo precisa che Bertoli non ha aderito ad alcun comitato contrario all’iniziativa popolare

Il Governo precisa che Bertoli non ha aderito ad alcun comitato contrario all’iniziativa popolare

Dura presa di posizione della Commissione speciale scolastica del Gran Consiglio, in merito al cambio di rotta che Manuele Bertoli avrebbe avuto sul testo di legge concernente l’iniziativa popolare sulla civica apparendo tra i firmatari della pubblicità del comitato contrario e firmando prese di posizione sul tema in votazione il 24 settembre.

Il testo della legge, sottolinea la nota commissionale, è stato discusso e approvato all’unanimità dei suoi membri, ma a condizione che, si legge, vi fosse l’approvazione da parte del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport. Approvazione che è stata confermata e ribadita. Una riunione urgente si è tenuta lunedì, durante la quale è stato deciso di diramare un comunicato stampa per chiarire alcuni punti.

"La maggioranza della Commissione scolastica reputa poco corretto e inammissibile che il direttore del DECS abbia deciso di cambiare completamente opinione in merito, aderendo alla pubblicità sui media del comitato contrario. Sono infatti numerose le inserzioni a pagamento in cui campeggia il suo nome a sostegno di una posizione contraria a quella che aveva assunto caldeggiando e approvando il disegno di legge".

"Noi abbiamo discusso con lui e con vari funzionari del Dipartimento e non siamo d'accordo che venga in Commissione a dire una cosa per poi dire l'esatto contrario", ha dichiarato ai nostri microfoni Maristella Polli, vicepresidente della Scolastica.

La replica del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato ha preso immediatamente atto del comunicato della Commissione speciale scolastica del Gran Consiglio, ritenendolo poco adeguato nei suoi toni. Il Governo, tramite una nota firmata dal vice presidente Claudio Zali, precisa che Manuele Bertoli non ha aderito ad alcun comitato contrario all’iniziativa popolare. "Il suo nome apparso su alcune inserzioni, si legge, è stato utilizzato a sua insaputa". Le altre prese di posizione del direttore del DECS sono invece "pareri espressi a titolo personale, secondo quanto ammettono le norme sulla comunicazione del Consiglio di Stato in caso di votazioni popolari. Va infatti ricordato che, in vista del 24 settembre, il Governo ha deciso di non prendere posizione sugli oggetti posti in consultazione, lasciando libertà di espressione ai singoli membri".

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