La politica energetica e climatica entra in Gran Consiglio, anche col nuovo Piano energetico e climatico cantonale (PECC). Ma i tempi vanno anticipati, secondo il gruppo parlamentare dei Verdi ticinesi che chiede indipendenza energetica e neutralità climatica entro il 2040 (e non il 2050, come previsto dal PECC).
Il movimento ha dunque annunciato mercoledì che per mezzo di emendamenti, rapporti di minoranza, mozioni, iniziative parlamentari o interrogazioni saranno messe in campo proposte per raggiungere l’obiettivo.
E non si tratta solo di anticipare i tempi, ma anche di mostrare più ambizione - sottolinea il capogruppo Matteo Buzzi - nell’aumento della produzione fotovoltaica e di calore dall’ambiente, e nella riduzione dei consumi, “contribuendo a ridurre o azzerare il deficit energetico invernale”.
Il movimento ritiene inoltre che il PECC contempli poche misure concrete per un adattamento ai mutamenti cimartici. Per i Verdi sarà quindi fondamentale prevedere sin da subito interventi importanti sia a livello di adattamento che di prevenzione.
Fotovoltaico, opportunità e ostacoli
Telegiornale 01.10.2023, 20:28