Sei anni e 9 mesi di detenzione: è la pena richiesta nei confronti del 56enne consulente finanziario, alla sbarra da questa mattina alle Assise criminali a Lugano per ripetuta appropriazione indebita, truffa e falsità in documenti.
I fatti risalgono al periodo fra il 2010 e il 2014. L’accusato, che a quei tempo lavorava per la Julius Bär, ha compiuto malversazioni per 15 milioni di franchi: soldi sottratti ai suoi facoltosi clienti italiani e che l’uomo spendeva poi nei casinò. Si parla di migliaia di visite soprattutto a quelli di Campione d’Italia e Lugano.
"Ha sfruttato il rapporto di fiducia con colleghi, datore di lavoro e clienti", ha chiosato la procuratrice pubblica Raffaella Rigamonti, che ha sottolineato come il carattere patologico della dipendenza da gioco non liberi l'imputato dalle sue responsabilità.
“Non so come faccio ad essere ancora vivo – ha dichiarato da parte sua il 56enne - Pensavo solo a giocare e poi, di notte, a come tappare i buchi che creavo”.
FC/CSI