Il contratto collettivo di lavoro per il settore del commercio al dettaglio, premessa indispensabile per l'entrata in vigore della nuova Legge sugli orari dei negozi approvata il 28 febbraio scorso dai cittadini ticinesi, prende forma.
Gli incontri tra le parti sociali, con la mediazione del Dipartimento finanze ed economia, avrebbero portato i rappresentanti dei sindacati e dei negozi a definire il minimo salariale. La forchetta in discussione, anticipa il Corriere del Ticino, per quanto riguarda il personale non qualificato impiegato per 42 ore settimanali si situa tra i 3’400 e i 3’600 franchi al mese per 13 mensilità.
Prossimo passo sarà definire se l'importo minimo entrerà in vigore in modo completo dall’adozione della base contrattuale minima per il settore o verrà raggiunto a tappe.
Diem