È entrato nel vivo solo a metà pomeriggio il processo in pretura penale a carico dell'Ente ospedaliero cantonale, in merito al contagio da epatite C di quattro pazienti nel 2013 al Civico di Lugano. Due sospensioni, infatti, hanno allungato i tempi martedì mattina. In apertura del procedimento, la difesa aveva contestato in vari punti la procedura adottata. Le richieste di archiviazione del caso sono state respinte a inizio pomeriggio.
I legali dell'EOC, quindi, hanno ricusato Siro Quadri per imparzialità, invano. Il giudice ha respinto anche questa istanza e ha avviato il dibattimento, procedendo con l'interrogatorio del direttore generale dell'ente, Giorgio Pellanda. Domani la parola passerà ad accusa e difesa.
Il caso risale al dicembre del 2013 e in primo grado l'EOC era stato condannato a una multa di 60'000 franchi. Aveva ricorso e ottenuto ragione dalla Corte di appello, che aveva ravvisato alcune lacune nel lavoro svolto dal Ministero pubblico. Il contagio, come noto, ha interessato pazienti infettati durante la preparazione per una TAC.
Prima Pagina delle 12.00 del 09.07.2019: il servizio di Pervin Kavakcioglu
RSI Info 09.07.2019, 14:02
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Contagio epatite a processo
Il Quotidiano 09.07.2019, 21:30